martedì 27 febbraio 2018

“Sempre caro mi fu quest’ermo colle”

di Anna Guarracino

Sant'Agnello - Come da bando del Concorso letterario di poesie “Sempre caro mi fu quest’ermo colle”, svoltosi nell’estate scorsa, in occasione della Mostra Mercato dei Colli di Fontanelle, nel pomeriggio di domenica, 25 febbraio 2018, alle ore 17:30, si è tenuta, in piazza “Carlo Sagristani”, la cerimonia della posa delle piastrelle, in ceramica sorrentina, sulle quali sono stati trascritti, a mano, su cotto, i testi delle poesie premiate. L’evento si è svolto in presenza del sindaco di Sant’Agnello, Piergiorgio Sagristani, dei vincitori del Concorso Marisa Morvillo, Miko, Francesca Maresca e Gabriele Guarracino, del Comitato Organizzatore (Cooperativa Fontanelle) rappresentato da Giuseppe Coppola e Mariana De Martino, e dei promotori dell’iniziativa Anna Guarracino e Anna Sallustro nonché di tanti collaboratori e cittadini che, pur di condividere questo gradito momento, hanno sfidato il freddo intenso di Burian, il vento siberiano che ha raggiunto anche la nostra penisola, in questi ultimi giorni d’inverno. Alla scopertura delle ceramiche, ogni autore ha declamato la propria poesia nel silenzio dei presenti che, dopo l’ascolto, hanno applaudito con pieno compiacimento e tanto entusiasmo. È stato bello sentir dire dalla viva voce dei premiati che hanno provato forti emozioni e tanta gioia, sentendosi così festeggiati e stimati! Tutti hanno ricevuto un particolare encomio anche da parte del Sindaco che, con piacere, ha assistito all’evento, perché ne ha seguito lo sviluppo fin dall’estate, quando ci fu, in sua presenza, la proclamazione dei vincitori.
 
Non è mancato nel discorso commemorativo una chiosa sulla Cultura, intesa nell’accezione latina del “coltivare” il proprio modo di essere, vale a dire considerata come capacità di rielaborare i propri saperi e la propria esperienza in vista di una formazione personale sempre più forte, originale e creativa. La vera Cultura -si è detto, ripetendo un noto aforisma- è​ l’unica droga che crea indipendenza: serve a non servire. Di qui l’invito a proseguire sulla strada dello studio, della ricerca, dell’impegno e della riflessione per essere sempre più soggetti liberi e pensanti e, nel contempo, cittadini partecipi e attivi. Di sicuro, da domenica, la piazza dei Colli è più bella: decanta in versi la bellezza del paese, a nome di chi ha dimostrato di saperlo apprezzare.

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