giovedì 17 maggio 2018

Laurea ad Alberto di Monaco «Abbiate cura del vostro mare»

Il principe insignito dalla Parthenope. Poi strappo al protocollo, via con i selfie

Fonte: Anna Paola Merone da Il Corriere del Mezzogiorno

«Napoli è uno dei posti più belli del mondo... Però dopo Montecarlo». Sorride Alberto II, principe di Monaco, lasciando correre lo sguardo sul Golfo. Osserva il profilo del Vesuvio e, da lontano, Capri. Sul mare appena increspato c'è qualche barca a vela sospinta da un vento leggerissimo. Sua Altezza non resiste, tira fuori lo smartphone, e gira un video per raccontare il mare da un lato e la splendida villa Doria d'Angri dall'altro. Come un qualsiasi, entusiasta, turista. «Fantastico, che posto, che bellissima giornata» esclama. Alberto di Monaco è in città per ricevere la laurea magistrale honoris causa in Scienze e tecnologie della navigazione dall'Università Parthenope. Un riconoscimento al suo impegno per l'ambiente ed il mare che sottolinea nella sua lectio magistralis. Il principe arriva in via Petrarca, puntualissimo, 10 minuti dopo le 10. Il tempo di indossare sul completo blu la toga e di calzare il tocco accademico e alle 10.30 entra nella cappella del complesso universitario preceduto dal rettore Alberto Carotenuto, che introduce la cerimonia, e accompagnato dal console a Napoli Mariano Bruno e dall'ambasciatore a Roma, Robert Fillon. Il direttore di dipartimento Giorgio Budillon tiene la prolusione che precede l'allocuzione del principe, incentrata sulla salvaguardia del Mediterraneo e sulla necessità di una «reale presa di coscienza dei cittadini per arrivare a una forma di civismo ambientale». Nella cappella di villa d'Angri ci sono anche il prefetto Carmela Pagano, il presidente della Regione Vincenzo De Luca e l'assessore alla Cultura del Comune di Napoli Nino Daniele. Dopo la cerimonia una orchestra suona O Sole mio: il principe si ferma, applaude e ringrazia. Poi scambia qualche battuta con Maurizio Marinella e gli promette che nella sua prossima visita a Napoli tornerà a trovarlo. Quindi l'aperitivo sulle terrazze a strapiombo sul mare dove Alberto II si mescola ad oltre duecento invitati, stringe mani, riceve in dono libri. «È la terza laurea che ricevo in Italia.


È già successo a Genova e Palermo — ricorda —. Ma con Napoli ho un legame particolare. Ci sono tornato diverse volte e trovo sia una città affascinante. È importante che ci sia un impegno di tutti per la salvaguardia del mare e dell'ambiente. A Napoli, come a Monaco, abbiamo il privilegio di toccare concretamente problematiche legate all'ambiente marino attraverso lo spettacolo quotidiano del mar Mediterraneo che tutti noi sappiamo quanto sia prezioso e fragile». Poi colazione per soli trenta ospiti, curata dallo chef stellato Gennarino Esposito. In menu zuppetta di olive Nocellara e mandorle, con purea di finocchio e pesce bandiera "anni 8o"; guazzetto di ricci di mare con paccheri burrata e gamberi; scorfano gratinato, scampi e purea di fagioli di Controne. Per chiudere mango confit con soffice al finocchietto, spuma di cocco e gelato al curry. In una atmosfera un po' meno formale la conversazione si sposta sul calcio e il rettore Carotenuto, tifoso del Napoli, spiega al principe i meccanismi dello strapotere della Juventus nel campiona to italiano. Alle 14 in punto Alberto II insieme con il console Mariano Bruno lascia la Parthenope e parte in direzione Campagna, un antico feudo della famiglia Grimaldi, per l'inaugurazione di una targa che ufficializza l'entrata del comune salernitano tra i no siti storici appartenuti alla famiglia reale monegasca.

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