martedì 20 marzo 2018

Moiano. Matteo Bussola presenta “Sono puri i loro sogni. Lettera a noi genitori sulla scuola”

Bussola: “L’errore è il nostro miglior maestro. E dagli errori che impariamo di più”

Vico Equense - Oggi pomeriggio, Matteo Bussola, 44 anni di Verona, ex architetto, fumettista (disegna per Bonelli un personaggio che si chiama Adam Wild), all’Istituto Comprensivo “Filippo Caulino” di Moiano ha presentato il suo ultimo libro "Sono puri i loro sogni – Lettera a noi genitori sulla scuola" edito da Einaudi. Con l'autore hanno dialogato Giovanna Starace, direttrice della libreria Ubik, Andrea Buonocore, Sindaco di Vico Equense e Alberta Maresca, Preside dell’istituto scolastico comprensivo. L’incontro, organizzato dalla libreria Ubik, in collaborazione con l’ Istituto Comprensivo “Filippo Caulino” e il Patrocinio del Comune di Vico Equense, è stato moderato da Valeria Esposito. “Questo libro – ha spiegato Bussola - in realtà è nato da un articolo scritto per Robinson, l’inserto domenicale di Repubblica al quale collaboro, a sua volta il pezzo era stato innescato da un messaggio ricevuto su Facebook da un’amica maestra di scuola primaria, che mi ha raccontato amareggiata un episodio. Durante una lezione ha ripreso con fermezza un suo alunno per un episodio di bullismo, e per questo motivo ha subito pesanti conseguenze. La ragione è che il bambino è tornato a casa e ha raccontato ai genitori di essere stato picchiato dalla maestra. I genitori, senza voler ascoltare alcuna spiegazione, si sono rivolti al dirigente scolastico chiedendo pesanti sanzioni, il preside intimorito dalla furia genitoriale ha preso immediati provvedimenti. Nessuno ha messo in discussione la versione del bambino, nessuno ha creduto a quella dell’insegnante.” Vent’anni fa, una cosa del genere non sarebbe mai successa. “Ai miei tempi – ha sottolineato il Sindaco Buonocore – non era consentito lamentarsi, se un insegnante ci dava un brutto voto, perché lo meritavamo.” Matteo Bussola ha tre figlie, le accompagna a scuola, le segue nei compiti, parla con gli altri genitori e partecipa pure alle chat di classe su whatsapp. Insomma, sulla scuola ha un osservatorio privilegiato. E quindi può testimoniare che, davanti a un brutto voto, spesso i genitori si sentono messi in discussione, e per tutta risposta negano l'autorità degli insegnanti. L'autore in questo libro riflette su sensi di colpa e ossessioni dei padri e madri di oggi. Evidenti sin dal primo giorno di scuola, soprattutto se paragonato a quando a scuola andavano loro, i genitori.

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