sabato 17 marzo 2018

Il Grande Progetto Pompei prorogato per un altro anno

Osanna: «Un sospiro di sollievo». Si insedia il generale Cipolletta 

Fonte: Susy Malafronte da Il Mattino 

Pompei - Da Bruxelles arriva una manna: il termine del Grande Progetto Pompei è stato prorogato fino al 2019». E dal sottosuolo della città archeologica continuano ad emergere gioielli. Lo slittamento di un anno della chiusura dei cantieri, finanziati dall'Unione europea per 105 milioni di euro, è stato annunciato con entusiasmo il direttore generale del Parco Archeologico, Massimo Osanna, in occasione dell'arrivo del nuovo direttore generale del GPP, il generale dei carabinieri Mauro Cipolletta, subentrato a Luigi Curateli, al termine del suo mandato di due anni. «La proroga è un sospiro di sollievo», spiega Osanna, «ci offre l'agio di cui avevamo bisogno per lavorare con serenità». Sono due i fronti «difficili» su cui stanno lavorando gomito a gomito il professore e la direzione del grande progetto: il fronte di scavo della Regio VIII e i lavori di consolidamento e restauro delle Regiones I, II e III. Per entrambi il «bonus» posticipazione che l'Ue ha voluto offrire è stata una vera e propria salvezza: «Quando si avviano nuovi scavi non ci può essere un tempo che ne preveda il termine. Per quel che concerne i cantieri delle Regiones I, II e III i lavori sono stati fermi un anno e mezzo per un ricorso al Tar. Lavori che sono stati ripresi da alcuni giorni dopo uno stop burocratico, appunto, di 550 giorni».
 
Poi ci sono altri 40 milioni da spendere dei fondi Cipe: «A breve partiranno i lavori di consolidamento della Insula Occidentalis e del restauro della annessa domus di Marco Fabio Rufo, da cui nei giorni scorsi è venuto alla luce un magnifico pavimento rimasto intatto dopo due secoli di buio sotto la cenere e i lapilli». Sempre con i fondi Cipe saranno avviati, a stretto giro, anche i lavori di restauro della Insula Meridionalis «la cui fragilità», evidenzia Osanna, «è stata svelata dallo smottamento di terreno che, nel febbraio del 2015, interessò parte del giardino della domus di Severus». Ed è conio stesso entusiasmo, impresso nell'annunciare le novità che interesseranno il sito, che il direttore generale del Parco Archeologico mostra la foto inedita, scattata dal suo telefonino, del gioiello ritrovato, due giorni fa, «per caso» tra il terriccio che ricopriva un basolo nel corso dei lavori di restauro degli edifìci demaniali di Porta Stabia: «È un meraviglioso anello d'oro con due teste di serpente dagli occhi vitrei». Il professore, da ieri, è in tandem con il generale dell'Arma dei carabinieri, Mauro Cipolletta, per riportare la città archeologica allo stato di «fuori pericolo». «Con Osanna», afferma il generale, «si lavorerà in piena sintonia per superare il momento critico del "malato" così da poterlo dimettere dall'ospedale e affidarlo alle cure del medico di base». Cambiano i vertici della direzione del GPP, ma la sinergia tra i due direttori resta invariata: «La collaborazione si svolge con la piena sintonia di sempre», assicura Osanna. Il debutto ufficiale di Cipolletta sarà martedì a Roma, in occasione della seduta dell'unità Grande Pompei, nel corso della quale sarà approvato il piano strategico della buffer zone. Il direttore generale di progetto, la cui figura fu istituita con decreto-legge91 del 2013, avrà il compito, come rappresentante legale dell'unità istituita con il medesimo decreto, di attivare un contratto di sviluppo per la progettazione, la realizzazione e la gestione degli interventi previsti nel piano strategico relativo ai comuni interessati dal piano di gestione del sito Unesco delle aree archeologiche di Pompei, Ercolano e Torre Annunziata. Inoltre dovrà seguire, fino al termine, gli ultimi 6 cantieri del Grande Progetto Pompei. Il generale è stato nominato con decreto del presidente del Consiglio del 27 febbraio sino al 31 dicembre 2019. Nato a Roma il 10 settembre 1956, ha frequentato, come i suoi predecessori, la Nunziatella a Napoli e l'Accademia militare a Modena. Laureato in Scienze della sicurezza, è stato comandante della compagnia di Casoria, comandante provinciale di Terni, capo di stato maggiore del comando regione Campania, comandante provinciale di Ancona, comandante della legione Basilicata, capo distato maggiore del comando Unità mobili e specializzate Palidoro.

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