venerdì 10 novembre 2017

Vico Equense. 23 novembre 1966, frana allo Scrajo: una tragedia dimenticata

Vico Equense - Ci sono eventi, accaduti nella nostra Città, completamente scordati. Cose considerate di poca importanza nel tramandare i fatti ai posteri. Uno di questi episodi dimenticati nel passato, è accaduto il 23 novembre del 1966, allo Scrajo: 3 morti e la stazione ferroviaria della Circumvesuviana spazzata via da una frana. Mia madre conosceva bene le vittime, e i suoi ricordi sono nitidi, netti, quasi si trattasse di ricostruire fatti accaduti ieri. In un articolo pubblicato su “La Stampa”, il giorno dopo la tragedia, si legge: “…Si lavora febbrilmente soprattutto a Scrajo dove ieri sera dalla sommità del Monte Faito si è sfaldata una larga zona boschiva che precipitando dall'altezza di 800 metri ha sommerso la strada ferrata, lo scalo ferroviario, la via Litoranea ed il sottostante stabilimento balneare. La frana inizialmente di modeste proporzioni rotolando dai ripidi fianchi della montagna si è incanalato lungo l'alveo del torrente Guarnaccia ingrossandosi durante il percorso, rimbalzando dall'una all'altra parte dello scosceso dirupo fino ad assumere dimensioni gigantesche. Nella travolgente corsa la massa di macigni,terreno e fanghiglia è piombata con tragica furia contro il basso edificio costruito con robuste travi di cemento armato, della stazione ferroviaria Circumvesuviana dello Scrajo schiantandola come un castello di sabbia e seppellendo sotto oltre dieci metri di pietre, grossi fusti d'albero e terreno. Le tre donne che vi dimoravano sono morte schiacciate dalle macerie della costruzione dello scalo ferroviario. Le vittime sono l'assuntrice Maria Rosaria Massa di 45 anni vedova Maresca che aveva sostituito il marito morto in un incidente ferroviario e le figlie Maria e Bianca Maresca di 22 e 20 anni.
 
La prima insegnante elementare presso un istituto di Castellammare di Stabia l'altra diplomatasi presso una scuola tecnica commerciale era impiegata presso una farmacia di Piano di Sorrento. Le salme di Maria Rosaria Massa e della figlia Bianca Maresca sono state già recuperate. La voluminosa frana oltre a risparmiare i 200 viaggiatori del convoglio dilettissimo 711 della Circumvesuviana spuntato dalla galleria qualche attimo dopo che era avvenuta la tragedia. la voluminosa frana oltre a risparmiare i 200 viaggiatori del convoglio direttissimo 711 della Circumvesuviana spuntato dalla galleria qualche attimo dopo che era avvenuta la tragedia (la motrice per un corto circuito provocato dalla rottura dei fili ad alta tensione si è incendiata e ciò ha causato vivissimo panico tre passeggeri dei quali 12 restavano infortunati insieme col macchinista Antonio De Sena ed al capotreno Luigi La Pegna)per pochi metri non ha travolto anche l'abitazione del muratore Antonio Caccioppoli di 38 anni questi è riuscito a fuggire in tempo con la moglie e quattro figli…”

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