sabato 11 novembre 2017

Rivoluzione servizi sociali. Stretto il patto tra Comuni

Le amministrazioni sono pronte a istituire un’azienda speciale consortile. Dietro l’angolo l’approvazione di uno statuto. Obiettivo: ridurre le spese 

Fonte: Salvatore Dare da Metropolis 

Vico Equense - Un'azienda speciale attraverso la quale gestire l'erogazione di servizi sociali. E’quella a cui stanno lavorando i comuni della penisola Sorrentina con l'obiettivo di rivoluzionare il welfare e tentare di ridurre i costi. Anche perché l'amministrazione municipale di Sorrento, stando alle indiscrezioni trapelate negli ultimi giorni, continua a restare ferma. Il comune del sindaco Giuseppe Cuomo non intende più ricoprire il ruolo di Ente capofila dell'ambito territoriale Napoli 33 del piano sociale di zona della penisola Sorrentina. Uun organismo che, a questo punto, rischia di andare definitivamente in soffitta per volere dei sindaci che tentarono di imbastire una manovra simile già dodici mesi fa, salvo poi rompersi a pochi metri dal traguardo. Né il consiglio comunale di Piano di Sorrento né quello di Vico Equense decisero di approvare lo statuto della nuova azienda consortile e tutto fu rinviato. Adesso invece l'occasione sembra propizia e si proverà a centrare l'obiettivo per mettere a regime il nuovo sistema a partire dal prossimo primo gennaio. In tal senso, due giorni fa, presso la sala consiliare del municipio di Vico Equense, si è tenuta una riunione importante. Allo stesso tavolo c'erano i sindaci e i segretari dei comuni. Si è discusso a lungo sul “modus operandi” e sulla necessità di trovare un accordo definitivo. Pare che l'accordo preliminare sia stato stretto, anche se si dovrebbe nuovamente passare al vaglio di ogni singolo consiglio comunale. Ci sono due fronti aperti.
 
Le Amministrazioni comunali della penisola Sorrentina intendono trovare un nuovo meccanismo che preveda un sensibile taglio dei costi di gestione a dispetto dell'attuale piano sociale di zona. Ma finora non si è capito cosa si farà dei dipendenti. Ci saranno impiegati in forza ai Comuni che verranno “dirottati” in questa nuova azienda speciale? Oppure si continuerà a puntare sul lavoro degli esperti già a disposizione del piano di zona? Non c'è una rotta precisa e definitiva, dunque a stretto giro le amministrazioni comunali dovrebbero nuovamente incontrarsi. Anche perché l'eventuale adozione di uno statuto ex-novo che istituirebbe l’ azienda speciale potrebbe consentire la penisola Sorrentina di intercettare ulteriori risorse per i servizi sociali già segnati dall'addio al Psz dell' ex coordinatore Gennaro Izzo, richiamato al comune di Piano di Sorrento nel bel mezzo delle trattative per la nuova azienda.

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