mercoledì 15 novembre 2017

Faito. Sos dal fratello di Peppe Barra: Finite le riserve di cibo e farmaci

Faito
Fonte: Ciriaco M. Viggiano da Il Mattino

Vico Equense - “Il Faito dovrebbe essere un paradiso. Invece si è ridotto a un inferno con i residenti completamente abbandonati”: Gabriele Barra non usa mezzi termini nel descrivere la condizione in cui versa la sua comunità. Musicista, 70 anni, fratello del cantante e attore Peppe Barra abita da circa trent’anni sulla vetta che separa la penisola Sorrentina dall'area stabiese. Nell'appartamento accanto al suo vive la moglie Anna, altrettanto esasperata dall'isolamento”. Quali sono le difficoltà principali? “Sono affetto da morbo di Parkinson e da diabete. Mia moglie accusa gli acciacchi dell'età, ha problemi di vista. Il problema principale è la mancanza di medicinali. Le nostre scorte stanno finendo, a me occorrono persino le strisce per misurare la glicemia e ad Anna i farmaci per la tiroide. E pure il cibo scarseggia.” Come fate, allora? “Giorni fa un vicino è sceso in paese e ha comprato pane, acqua e caffè per conto nostro. Tra noi residenti la solidarietà e forte, siamo l'uno a disposizione dell'altro. Ma nemmeno persone così garbata e possono essere continuamente importunate. Tra l'altro, uno dei nostri figli è all'estero e un altro risiede a Moiano, al di là della frana. Se questo isolamento non dovesse terminare a breve, mia moglie non avrà altra scelta che correre il rischio di raggiungere proprio Moiano o il centro di Vico con l'auto”. Avete il carburante? “Dobbiamo fare il pieno urgentemente. La stazione di servizio più vicina si trova a Moiano, a 8 km di distanza. Fino a qualche anno fa eravamo costretti ad andare a Vico centro: una ventina di chilometri solo per fare rifornimento. Ma i problemi sono anche altri” Per esempio? “Il freddo. A gennaio nevicò e la caldaia a gas andò in tilt. Per riscaldarci sfruttammo la cucina a legna. E poi la corrispondenza che in tempi normali, da queste parti i postini si vedono raramente. Adesso sono scomparsi”. I rappresentanti delle istituzioni si sono fatti vivi? “Non abbiamo visto nessuno. Nessuno ci ha informato della situazione o si è sincerato delle nostre condizioni. I politici vengono qui soltanto quando hanno bisogno di voti. Ho girato il mondo, ho scelto di vivere sul Faito perché è un posto incantevole e tranquillo. Da tempo, però, è abbandonato”. Non c'è un sacerdote? “Nemmeno quello. E’ pure avremmo bisogno di conforto. L'ideale sarebbe un Francescano, umile e disponibile.” Avete pensato a qualche forma di protesta? “Mia moglie è pronta a incatenarsi o a stendersi sull'asfalto”.

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