mercoledì 15 novembre 2017

Arola, incontro sul cinipide del castagno

Il sindaco Andrea Buonocore
Come si sviluppa, come si propaga e come combatterlo

Vico Equense - Il servizio territoriale provinciale di Napoli dell’assessorato all’agricoltura della Regione Campania, nell'ambito delle attività formative e divulgative del comparto agricolo, lancia un ciclo d’incontri, nelle sedi delle amministrazioni municipali e nei comuni della provincia, in merito a diverse problematiche emergenziali fitosanitarie. L'iniziativa è in collaborazione istituzionale con l'ordine dei dottori agronomi e dei dottori forestali della provincia di Napoli e il Centro Nazionale Ricerche IPSP di Portici. Il calendario degli incontri prevede una serie di appuntamenti tra ottobre e dicembre 2017. A Vico Equense, oggi pomeriggio, nell’oratorio San Raffaele, nella frazione di Arola, si è svolto l’incontro dedicato al cinipide. Considerato uno degli insetti più dannosi per il castagno, il cinipide galligeno provoca una notevole diminuzione della produzione dei frutti e un forte deperimento di tutta la pianta. Per questo motivo è importante per gli operatori agro-forestali conoscerne il ciclo biologico e i metodi di controllo fitosanitario. Vista la gravità sul territorio comunale di Vico Equense, il servizio di protezione civile comunale, con la collaborazione dell’associazione castanicoltori campani, ha introdotto per la prima volta sul territorio comunale la sperimentazione del Torymus sinensis, un antagonista naturale che si cibano delle larve che il cinipide deposita all’interno delle galle. Un insetto che si nutre a spese di altri insetti. “Tra monte faito, Santa Maria del Castello, Ticciano e Arola, - ha spiegato il sindaco Andrea Buonocore, durante l'incontro - sono stati fatti sei lanci di Torymus, con la finalità di fare attecchire sul territorio quest’ antagonista. Dopo questi lanci,- aggiunge Buonocore - è necessario effettuare periodici controlli, e solo tra qualche anno potremo avere la certezza che il nemico naturale del cinipide si è diffuso anche sul nostro territorio.”

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