sabato 23 settembre 2017

Vico Equense, una strada per il giornalista ucciso dalla camorra. Esempio per le generazioni presenti e a venire

Giancarlo Siani
In città un luogo intitolato a Giancarlo Siani

Vico Equense - L’Amministrazione comunale del Sindaco Andrea Buonocore lavora per dare alla città di Vico Equense un luogo per tenere viva la memoria di Giancarlo Siani, in ricordo del suo sacrificio, ma soprattutto quale faro ed esempio per le generazioni presenti e a venire. Siani non era un eroe né si sentiva tale. Era un ragazzo di ventisei anni che voleva semplicemente fare il suo lavoro, il giornalista, il cronista per essere precisi, corrispondente del Mattino. La passione per il suo lavoro lo indusse a raccontare, senza mediazioni, ciò che accadeva a Torre Annunziata, andando oltre le mere notizie e cercando di analizzare le interdipendenze tra camorra e potere fino a giungere alla consapevolezza della "camorra come fenomenologia di potere". Quello che Giancarlo Siani ha lasciato ai giovani è la forza del coraggio e il bisogno di verità. Un ragazzo che tutti ricordiamo col suo sorriso migliore, l’aria sbarazzina su quella Mehari diventata simbolo di una morte crudele e ingiusta. Il colpevole, la colpa, la pena sono solo punte di un iceberg quando è tutto un sistema a non funzionare. Giancarlo insegna che quel giovane potrebbe essere i tanti giovani di oggi che si affacciano alla vita con entusiasmo e invece troppo presto i loro sogni vengono spezzati per restare soli con se stessi. Giancarlo Siani ha pagato con la vita la sua voglia di raccontare la verità. Il suo sacrificio, però, non è stato vano, perché è diventato un simbolo positivo per noi adulti e, soprattutto, per tanti adolescenti che nemmeno l’hanno conosciuto.

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