lunedì 11 settembre 2017

Vaccini, l`incredibile crociata contro la salute dei bambini

Fonte: Bruno Vespa da Il Mattino

Quando da bambino fui vaccinato, mi spiegarono che sarei stato più protetto. I vaccini stavano sconfiggendo alcune malattie che avevano indebolito l'umanità e non fu difficile convincermi che erano uno dei prodotti migliori del progresso. Non ho cambiato idea. La ricerca scientifica ci consente di vivere meglio e più a lungo e i vaccini fanno parte a pieno titolo di questo patrimonio. Un vaccino che non sarà mai reso obbligatorio è quello antinfluenzale. Il pediatra dei miei figli - che è stato a lungo anche il mio medico curante - me lo consigliò molti anni fa e ogni autunno lo faccio con scrupolo. Non ricordo di essere mai stato a letto mezz'ora per una influenza. Molti mi prendono in giro perché l'ho promosso facendomi perfino vaccinare in diretta televisiva. La verità è che ogni inverno diverse migliaia di persone anziane muoiono uccise dal virus influenzale. Si capisce perciò la mia incredibilità nel vedere l'autentica crociata in corso contro l'obbligo (sacrosanto) di rendere obbligatorio il vaccino per i bambini che debbono andare a scuola. Luca Zaia, governatore del Veneto, ha fatto una scelta di buon senso sospendendo il decreto che esonerava dall'obbligo vaccinale la popolazione infantile della regione.


Si è rimesso al Consiglio di Stato e questa è una scelta ineccepibile sotto il profilo istituzionale. Ma se un politico equilibrato e intelligente come lui si è messo in testa alla crociata contro i vaccini, vuoi dire che una parte consistente del suo elettorato la pensa allo stesso modo. E se la pensa così la popolazione di una delle regioni economicamente più avanzate d'Europa, vuoi dire che abbiamo un problema. Per non parlare di Roma dove 22.000 bambini (ventiduemila) non sono ancora prenotati. E di chi dichiara che fa l'autocertificazione per mandare i propri figli a scuola, preparandosi a non vaccinarli e a fare in primavera una battaglia burocratico giudiziaria. È vero che la scienza non è infallibile, ma se la totalità della comunità scientifica raccomanda i vaccini al punto di suggerirne l'obbligo, sembra piuttosto avventato muoverle contro una rivolta popolare. Quando mi sono vaccinato da bambino insieme con tutti i miei coetanei, la parola globalizzazione non era stata inventata. Oggi con il mondo che si muove le possibilità di contatto e di contagio sono infinitamente superiori. E allora perché tanta resistenza? Perché c'è un virus micidiale che si propaga alla velocità di un click: le fake news, cioè le bufale del web che investono qualunque elemento della nostra vita, ma rischiano di essere mortali quando si occupano di medicina. Il ministro della Salute Lorenzin ha concordato con Google di far deindicizzare queste notizie in modo che smettano di fare danni. Se Google così geloso della propria libertà e della propria autonomia - ha accettato questa collaborazione, vuoi dire che il problema è davvero grave. Vogliamo ancora parlare di Vannoni e di Stamina? Accade dunque che il progresso diventi il padre dell'analfabetismo scientifico di ritorno. Su questa strada, prima o poi ci convinceranno che vivere sugli alberi sarà la scelta ecologicamente più avanzata. Siamo padroni di giocare con la nostra salute (il suicidio non è reato). Per favore, non con quella dei nostri bambini.

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