mercoledì 20 settembre 2017

Sorrento, bufera sulla pubblicità di Federalberghi: «Sessista e vergognosa»


Fonte: Ciriaco M. Viggiano da Il Mattino 

Sorrento - «È una pubblicità vergognosa che sembra propagandare un turismo sessuale, grave ancora di più in un periodo in cui c’è una preoccupante escalation di violenze sulle donne»: così i Verdi commentano la foto che campeggia sul catalogo delle strutture ricettive della penisola sorrentina diffuso dalla sezione locale di Federalberghi in occasione di fiere e manifestazioni dedicate al turismo. L'immagine ritrae una giovane donna, in abito cortissimo e aderente, mentre cammina con la valigia in mano lasciando ben poco spazio all'immaginazione. Secondo Fiorella Zabatta, co-portavoce dell'esecutivo nazionale dei Verdi, e Marilena Schiano Lo Moriello e Benedetta Sciannimanica, membri del coordinamento delle donne Verdi della Campania, «sarebbe opportuno porre un freno a queste pubblicità squallide in cui le donne sono viste sempre e solo come un oggetto e usate come tale senza alcun riferimento al prodotto o al servizio che si vuole promuovere».

Rincara la dose il consigliere regionale Francesco Emilio Borrelli, secondo il quale «Sorrento è mortificata da pubblicità come quella di Federalberghi e sarebbe opportuno che fosse immediatamente ritirata».Secca la risposta di Costanzo Iaccarino, numero uno degli albergatori sorrentini e campani: «Quel catalogo circola da quasi tre anni e quella in copertina è una foto artistica, opera di Raffaele Celentano che è un fotografo di livello internazionale. Lungi da noi l'intento di promuovere le strutture ricettive di Sorrento e della Costiera sfruttando immagini sessiste».«Secondo i Verdi quella foto di donna offende la dignità femminile - aggiunge Iaccarino - alludendo a un certo tipo di turismo sessuale nella Terra delle Sirene. Niente di più falso. Lo scatto mostra una bellissima ragazza in minigonna e tacchi a spillo, ma per niente volgare, nell'atto di raggiungere la meta dei suoi sogni attraverso uno scorcio di paese suggestivo e romantico. E il bianco e nero rende la cosa ancora più "casta". Certo, l'immagine è molto sensuale, e allora? Dove stanno il male, la vergogna, l'offesa? Sta forse già iniziando la campagna di epurazione integralista talebana ai danni del nostro liberale e sacrosanto modus vivendi?. La malizia è negli occhi di chi guarda e di chi, aggiungo io, ha la compiaciuta tendenza a vedere il male anche dove non c'è».

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