domenica 17 settembre 2017

Faito, appello alla Regione: proclamare lo stato di calamità

Chiara Marciani
Dopo gli incendi le piogge Marciani: acquisite le mappe programmeremo interventi 

Fonte: Fiorangela d'Amora da Il Mattino 

Castellammare di Stabia - Il caso Faito e il rischio idrogeologico dell'intera area dei Monti Lattari è approdato in consiglio regionale, dove nel corso del question-time voluto dal consigliere Alfonso Longobardi si è discusso della necessità di dichiarare lo stato di emergenza. Dopo gli incendi di quest'estate che hanno devastato i boschi e raso al suolo intere pinete, sono bastate le prime piogge a rendere la situazione subito seria e preoccupante. L'associazione del Faito «FaiRete», capeggiata da Giacomo Vanacore, ha lanciato una raccolta firme per la petizione da presentare al governo nazionale. Nel documento si richiede «al Consiglio della Regione Campania e al governo di dichiarare lo stato di emergenza e di calamità naturale al fine di garantire la pubblica incolumità, mettere m sicurezza il territorio e soprattutto ridare vita e slancio a Monte Faito». Per ora sono poco più di 500 le firme raccolte da volontari, amanti del Faito e residenti. Intanto il caso portato in Consiglio regionale da Longobardi ha avuto le prime risposte dall'assessore alle Pari opportunità Chiara Marciani, presente in aula in rappresentanza della giunta. «Sono state acquisite le mappe e le foto delle zone critiche, nel prossimo futuro si dovrà quantizzare gli interventi utili e indispensabili per la mitigazione del rischio», ha detto la Marciani. Inoltre nel suo intervento l'assessore ha ricordato il finanziamento per dieci milioni di euro affidato dalla Regione al Comune di Castellammare per ben due volte.
 
L' 11 novembre 2010, nell'ambito dell'accordo di programma, Palazzo Santa Lucia aveva assegnato a Castellammare la cifra per la pulizia degli alvei torrentizi e opere idrauliche sul versante del Monte Faito. Finanziamento bloccato dopo il progetto preliminare dallo stesso Comune che aveva comunicato l'indisponibilità a essere soggetto attuatore. Soldi oggi rimessi in campo e richiesti dall'assessore all'Ambiente Francesco Balestrieri, ma che senza un progetto non potranno essere spesi. Per lo stato di emergenza la Regione si è detta poi disponibile a portare avanti la richiesta dei volontari e imprenditori. «Vi è un pericolo idrogeologico importante, - ha concluso il consigliere Longobardi - e occorre un intervento significativo di messa in sicurezza di una vasta zona. Vi è la necessità di intervenire ad horas per mettere in sicurezza il territorio e tutelare la pubblica incolumità».

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