mercoledì 26 luglio 2017

Vico Equense, presentato il nuovo romanzo di Raffaele Lauro - VIDEO

Raffaele Lauro 
Vico Equense - Dopo il travolgente successo della presentazione, al Castello Giusso di Vico Equense, con le raffinate, colte e applauditissine relazioni di Rosa Gargiulo, di Salvatore Ferraro e di Ettore Cuomo (quest'ultima letta da Raffaele Lauro), la tappa conclusiva del nuovo romanzo dello scrittore sorrentino, “Don Alfonso 1890 - Salvatore Di Giacomo e Sant’Agata sui Due Golfi”, raggiungerà Agerola, nella Corte degli Dei dello splendido Palazzo Acampora, via Armando Diaz, 26, sabato 29 luglio 2017, alle ore 18.30. La manifestazione culturale, organizzata dall’Amministrazione Comunale di Agerola, sarà aperta dai saluti di benvenuto del sindaco Luca Mascolo e seguita dall’intervento introduttivo dell’assessore alla Cultura, Regina Milo. Relazioneranno sull’opera: l’ingegnere Graziano Maresca e lo scrittore Flavio Pagano. Concluderà la senatrice Angelica Saggese. Ospite d’onore il Maestro Alfonso Iaccarino. Sarà presente l’Autore. I primi capitoli del romanzo sono interamente dedicati all’incanto naturalistico di Agerola, il paradiso terrestre affacciato sulla costiera amalfitana, e al legame profondo del grande poeta napoletano, Salvatore Di Giacomo, con questa meravigliosa località sotto montana, ove soggiornò, d’estate, dalla fine dell’Ottocento al 1908, in compagnia di amici artisti, come il drammaturgo Roberto Bracco e il compositore e direttore d’orchestra Francesco Cilea. Testimonianza immortale di questo legame d’amore, resterà la lirica “Oi luna nova”, poi musicata, definita dal poeta stesso “un autentico inno ad Agerola, Agerola bella, dove la salute rifiorisce e si sogna ancora”. “Sono onorato e gratificato - ha dichiarato Lauro - di essere presente ad Agerola, luogo del mito classico della deità e ineguagliabile esordio del Sentiero degli Dei. Ringrazio, di cuore, il sindaco Mascolo per l’invito e per l’assistenza che mi ha personalmente assicurato nella ricerca dei documenti e delle testimonianze sui soggiorni agerolesi di Di Giacomo”.

 

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