lunedì 24 luglio 2017

Non bastano mare blu e chef stellati Massa Lubrense si scopre insicura

Dopo la rapina dei Rom sospetti e accuse: «Troppe case affittate al nero» 

Fonte: Ciriaco M. Viggiano da Il Mattino 

Massa Lubrense - Nel porto di Marina della Lobra c'è il solito via vai di gente; barcaioli, tassisti, pescatori, ma soprattutto turisti stranieri e villeggianti napoletani che hanno eletto Massa Lubrense come loro buen retiro estivo. Non solo per le spiagge premiate con la Bandiera blu o per l'altissima concentrazione di ristoranti stellati, ma soprattutto per la sicurezza che ha sempre consentito loro di trascorrere soggiorni sereni. Sicurezza che adesso, dopo la rapina e l'aggressione ai danni un disabile 64enne, sembra drammaticamente in discussione. Eppure, non più tardi di dieci anni fa, nel 2007, Massa veniva riconosciuta da una classifica stilata da un periodico specializzato come città più sicura d'Italia. Com'è possibile, dunque, che una cittadina con la «patente della legalità» divenga teatro dei raid di malviventi senza scrupoli? «Ci si è adagiati, convinti che l'essere esclusi dai circuiti tradizionali del pendolarismo garantisse automaticamente una protezione», osserva Carlo Gambalonga, giornalista di lungo corso e habitué di Massa dove viene in vacanza dal 1980. «Questo aggiunge - è avvenuto per una certa superficialità dei residenti e per un concetto di legalità che a ben guardare si riduce alla tolleranza zero nei confronti degli automobilisti indisciplinati». In altre parole, la scelta di non far arrivare da queste parti i binali della Circumvesuviana, che in altri centri della Costiera riversa insieme ai turisti anche decine di delinquenti, non ha pagato. E a questo si aggiunge un ulteriore problema: Massa Lubrense, con i suoi venti chilometri quadrati e le sue diciassette frazioni, è il secondo centro più esteso della penisola sorrentina.
 
Un territorio assai vasto, quindi, dove sono presenti solo due presidi delle forze dell'ordine: la tenenza della guardia di finanza, a Massa centro, e la caserma dei carabinieri, a Sant'Agata sui due golfi. «Le forze di polizia, che già devono fare i conti con la scarsità di uomini e mezzi, sono costrette a un autentico superlavoro» sottolinea Antonio Mellino, chef di fama mondiale, che nel suo ristorante «Quattro passi» attira vip e stelle dello spettacolo: «Vigili urbani e carabinieri non possono arginare la marea di vacanzieri mordi e fuggi che si riversa a Massa soprattutto nei weekend e nella quale si annidano spesso i malviventi. Se a questo si aggiungono i tanti stranieri delinquenti di professione, si capisce come il problema sia destinato a permanere in tutta la sua gravita». Già, gli stranieri. I presunti responsabili della rapina di Marina della Lobra sono di etnia rom. Albanesi, invece, erano i ladri che tra gennaio e giugno 2016 saccheggiarono decine di ville nella zona collinare di Massa prima di essere arrestati dai carabinieri. Da quell'inchiesta emerse un dato allarmante: nel corso degli anni, molti massesi hanno affittato (in nero) le seconde case a rumeni, ucraini e albanesi. Questi hanno a loro volta offerto ospitalità a connazionali dediti a furti e rapine. In altri termini, secondo quanto ricostruito dai carabinieri diretti dal capitano Marco La Rovere, i residenti hanno barattato la sicurezza propria e del paese con guadagni facili e poco trasparenti. E così, dormire con finestre e porte aperte e abitare m case prive di videosorveglianza, come è sempre accaduto da queste parti, non sembra più possibile. «I tempi sono cambiati e noi residenti dobbiamo tenerne conto - osserva Teresa Pappalardo, opératrice culturale e presidente della Pro Loco di Massa - fermo restando che la cittadina resta pur sempre ospitale e sicura». Preoccupato anche il sindaco, Lorenzo Balducelli, che però invita a non generalizzare: «La rapina è un episodio sporadico, a differenza dell'ondata di furti del 2016. Abbiamo assunto tre vigili stagionali e, sempre nell'ottica di un maggiore controllo del territorio, rafforzeremo la collaborazione con le forze dell'ordine e implementeremo il sistema di videosorveglianza ora presente soltanto a Massa centro e a Sant'Agata. La nostra è e resterà una cittadina sicura».

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