venerdì 12 maggio 2017

Banco di Santa Corce, il Tar da ragione al Comune

Località Bikini, Vico Equense
Vico Equense - Nessuna sospensiva al regolamento per la fruizione della zona di tutela biologica del Banco di Santa Croce. Lo ha deciso la settima sezione del Tar, che entrerà nel merito l’anno prossimo, l’8 maggio 2018. Il ricorso è stato presentato da alcune società di diving che invocavano l’annullamento del regolamento nato in sinergia con la capitaneria di porto, l’assessorato al demanio del Comune di Vico Equense e le associazioni del territorio. Lo scopo è di salvaguardare un’area marina di grande interesse naturalistico. Si tratta di un regolamento che incide sull'area demaniale in concessione al Comune di Vico Equense, che coniuga la tutela paesaggistica utilizzando il sito come attrattore turistico da volano per l'indotto economico nel settore della fruizione delle valenze naturalistiche. “Le associazioni ricorrenti – hanno scritto i giudici amministrativi nel provvedimento – giustificano la necessità di tutela cautelare lamentando il possibile pregiudizio alla flora e alla fauna marina, e cioè il pregiudizio ad interessi estranei alla loro sfera giuridica. Nel ricorso si paventa la possibilità di subire sanzioni per effetto dell’approvazione del regolamento, sicchè il ricorso non appare inammissibile e che la delicatezza e la rilevanza degli interessi implicati appare opportuno fissare comunque l’udienza di merito.”
 
La gestione dello specchio di mare sarà esercitata dal Comune di Vico Equense che nominerà un responsabile e una commissione costituita da tre membri i quali avranno il compito di stabilire il numero annuo delle singole immersioni e gestire le autorizzazioni necessarie per consentire tali attività. Previsto, inoltre, per chi vorrà fare escursioni subacquee il pagamento di un diritto di segreteria per l'istruttoria delle pratiche. Vietate, inoltre, le attività di didattica subacquea e consentite le visite guidate a opera dei centri d’immersione autorizzati solo ad alcune condizioni. Queste, infatti, dovranno essere svolte da professionisti con brevetto, in un numero di sommozzatori non superiore a 6 per ogni istruttore, per un massimo di 12 per ciascuna immersione. In base al regolamento approvato il Comune, si riserva la possibilità, a seguito di un monitoraggio, di stabilire e modificare il numero massimo d’immersioni al giorno e quello delle imbarcazioni presenti. La navigazione dei natanti a supporto dell’attività dei sub è consentita a velocità non superiore a 5 nodi, entro la distanza di 500 metri dalla boa di segnalazione e di ormeggio e, oltre a tale distanza, non oltre i 10 nodi. Per l’attività di diving e visite guidate, corsia di favore per i residenti del territorio. Il Comune, infatti, nel rilascio delle autorizzazioni all’esercizio di queste attività, potrà avvantaggiare le richieste avanzate da soggetti che risiedono a Vico Equense.

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