mercoledì 12 aprile 2017

Incappucciati viola, venerdì la processione del trentennale tra novità e tradizione


di Claudia Esposito

Vico Equense - Da trent’anni in cammino lungo le strade cittadine sulla scia delle processioni della Settimana santa della penisola sorrentina. Venerdì 14 aprile uscirà dal centro storico cittadino la trentesima edizione del corteo degli incappucciati viola organizzato dall’Arciconfraternita dell’Assunta con il patrocinio dell’amministrazione comunale e dell’Azienda di soggiorno vicana. Un evento che è stato pubblicizzato da giorni anche con maximanifesti nel capoluogo partenopeo e nei comuni limitrofi. Unto ieri sera il Cristo morto e donato il fazzoletto all’Addolorata, tutto è pronto per il sacro corteo del Venerdì santo. Un’edizione che presenterà anche delle novità, in primis il guardaroba dei sai, che è stato interamente rinnovato, conservando però naturalmente il tradizionale colore viola per ricordare il colore del lutto come istituito dal Concilio Vaticano II., Una tonalità che, in questi decenni, è diventata contrassegno identitario ma anche elemento di distinzione dalle altre processioni peninsulari bianche e nere. Novità anche nel percorso, che presenterà una piccola appendice in fase iniziale. Infatti la statua dell’Addolorata non partirà, come tradizione, dalle sede della congrega in via Monsignor Natale, bensì dalla chiesa parrocchiale di San Ciro accompagnata dal coro delle 250 voci bianche di donne e ragazzi.
 
Una novità dovuta a motivi logistici, per consentire, già dal Giovedì santo, l’allestimento del tradizionale tappeto di segatura realizzato da Liliana Volpe e Salvatore Terracciano nella chiesa di Puntamare, nelle precedenti edizioni punto di ritrovo e partenza del coro. Dopo aver lasciato la chiesa parrocchiale, la Vergine si muoverà alla volta del Castello Giusso, dove avverrà, come consuetudine, lo straziante abbraccio con il Figlio morto. Da qui, il corteo, riunitosi coi suoi 600 figuranti tra incappucciati e cantori delle voci bianche e del Miserere, muoverà alla volta del centro cittadino alle ore 20. Da via Monsignor Natale, la processione percorrerà corso Filangieri, via San Ciro, piazza Marconi, via Caccioppoli, via Santa Sofia, via Nicotera, prima di scendere alle spalle della stazione e di inserirsi di nuovo lungo corso Filangieri per quindi raggiungere la piazza, corso Umberto, attraversare il parco “Aranceto”, salire lungo via Cortile e quindi tornare al centro cittadino scendendo lungo via Raffaele Bosco e via Roma. Il rientro dei figuranti è previsto nella cattedrale della SS. Annunziata dove le statue del Cristo morto e dell’Addolorata resteranno a disposizione per l’adorazione dei fedeli anche per tutta la giornata di Sabato santo. “Ogni anno – spiega il priore Antonio Guida – cerchiamo di migliorare sempre di più il nostro corteo, apportando delle novità ma senza mai dimenticare la tradizione che ci unisce, ormia da tre decenni, ai riti degli altri comuni costieri”. La prima edizione sperimentale del corteo nacque infatti nel 1986 per iniziativa del parroco dell’epoca, don Fabio Savarese, e dall’anno successivo fu organizzata dall’Arciconfraternita retta allora dal priore Antonio Oliva. Le prime edizioni vennero realizzate coi prestiti di statue della Congrega di Bonea grazie alla collaborazione dell’allora priore Antonio Esposito. Nel corso del tempo, la congrega si è quindi dotata di un patrimonio di statue sue proprie, tutte di pregio, e risalenti al XVII-XVIII secolo. Di queste, la più antica è l’Ecce homo, risalente al 1600. Quest’anno del corteo farà parte anche la reliquia della Santa Croce di Gerusalemme recata in processione da don Pasquale Vanacore.

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