venerdì 7 aprile 2017

Funivia del Faito variante di progetto ferma il cantiere

Slitta a luglio la consegna del nuovo impianto Funivia del Faito variante di progetto ferma il cantiere. Stop alla consegna entro aprile ed ora è corsa contro il tempo per salvare la stagione estiva

Fonte: Fiorangela d'Amora da Il Mattino 

Castellammare di Stabia - Funivia del Faito, variante di progetto ferma il cantiere, ora è corsa contro il tempo per salvare la stagione estiva. I lavori di ammodernamento dell'impianto secondo la normativa antìsismica e per l'eliminazione delle barriere architettoniche, riconsegneranno alla città di Castellammare un impianto nuovo e all'avanguardia, ma non prima del mese di luglio. Leri mattina presso la sede comunale di Palazzo Farnese, si è tenuto un incontro tra il direttore Generale dell'Eav Pasquale Sposito, il sindaco di Castellammare Antonio Pannullo e l'assessore all'ambiente Francesco Balestrieri. Sul tavolo l'intervento da realizzare sul costone che sovrasta i binari della Circumvesuviana tra le stazioni di Castellammare e Antiche Terme. Dopo la caduta di un albero su un treno in corsa, nel 2009, e il taglio di alcuni tronchi, la zona non è mai più stata controllata. Ieri l'amministrazione si è impegnata per eseguire uno screening dei fusti che potrebbero causare un pericolo per il treno in corsa. Sarà poi l'Eav ad intervenire dove serve. A margine del faccia a faccia, inevitabile il chiarimento sui lavori in corso all'impianto della Funivia; la "panarella" che in otto minuti porta da Castellammare alla cima del monte Faito è chiusa dal 24 settembre 2016, la sua riapertura era prevista ad aprile di quest'anno. Non sarà così, nonostante un cartello affisso all'interno della biglietteria di Castellammare annunci ancora la riapertura entro questo mese.
 
«Quando abbiamo messo a nudo le strutture e visionato il loro stato, abbiamo pensato di apportare migliorie al pro getto originale prevedendo l'inserimento di fibre di carbonio nei pilastri – commenta Pasquale Sposito-15 giorni fa abbiamo presentato una variante di progetto per la ristrutturazione stanca, contiamo di avere il parere favorevole del Genio Civile entro la prossima settimana. Dopo aver ottenuto tutti i permessi, saremo pronti a ripartire e dare una data certa per la riapertura». Per le due stazioni, a monte e a valle, è prevista anche l'installazione di 2 ascensori per agevolare l'ingresso di persone diversamente abili. Ma c'è di più. Le stazioni della Funivia avranno un look completamente nuovo. «Stiamo preparando anche un progetto architettonico per le finiture - conclude Sposito - Cambieremo tutto l'aspetto esterno». E così mentre la Funivia si fa bella, la comunità che vive e lavora sul Faito non nasconde la sua preoccupazione per i ritardi ma allo stesso tempo non Lo stop Individuate le migliorie da apportare al progetto originale e che prevedono fibre di carbonio nei pilastri per la ristrutturazione statica: e ora si attende il via libera del Genio Civile arresta la sua opera per migliorare quanto cittadini e turisti troveranno a quota mille metri. L'associazione Pro Faito ha ripulito due passaggi pedonali impraticabili da oltre venti anni. Si tratta di vere e proprie scorciatoie che dal piazzale dove arriva la Funivia portano al Belvedere e al Centro Sportivo. «Siamo soddisfatti di avere contribuito a restituire un percorso alternativo alla comunità rendendo più unibile la montagna - commenta Dario Russo della Pro Faito - auspichiamo una sempre maggiore collaborazione con l'amministrazione nell'ottica del rilancio della montagna». Senza Funivia, da Castellammare il Monte Faito non è accessibile nemmeno con l'auto. La strada che attraversa il bosco, è impraticabile e chiusa al traffico. Il presidente della Regione Vincenzo De Luca, durante la cerimonia di riapertura dell'impianto fiuniviario nel maggio del 2016, aveva annunciato lo stanziamento di 10 milioni di euro. Finanziamenti ancora bloccatì. «Chiediamo all'amministrazione scrive il gruppo consiliare del M5S, in una mozione protocollata in questi giorni-di recuperare il ruolo del Comune come soggetto attuatore delle opere già finanziate per 10 milioni per il ripristino strada, allo stesso tempo però riteniamo che bisognerebbe rivolgersi a enti e tecnici esperti in materia».

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