giovedì 23 febbraio 2017

Abusi vista mare mai demoliti. I lidi vip rischiano di chiudere

I balneari strapparono una proroga per abbattere le opere fuorilegge a stagione finita. No della Soprintendenza: niente "sconti" per cabine, sopraelevazioni e piattaforme in cemento 

Fonte: Salvatore Dare da Metropolis

Sorrento - Il rischio è inquietante. Gli stabilimenti balneari di Sorrento del litorale San Francesco potrebbero non aprire in tempo per la prossima estate. Perché la serie di abusi edilizi contestati dalla Procura della Repubblica Torre Annunziata non sono stati demoliti e la Soprintendenza ha già trasmesso un preavviso di parere negativo sull'ipotesi di "sanare" alcune opere fuorilegge. Che, è doveroso chiarirlo, insistono in parte in zone di demanio marittimo. E dunque in aree in cui le prescrizioni di legge sono ulteriormente "inasprite" a tutela del paesaggio. Si tratta di una patata bollente che rimbalza tra gli uffici dell'edilizia privata del Comune, i salotti della giunta e la Procura. Nei giorni scorsi, in municipio, si è tenuta una riunione operativa tra gli operatori balneari e i vertici dell'amministrazione. I margini di manovra, in questo momento, sono abbastanza risicati. Innanzitutto per i tempi: il mese di marzo è alle porte, per concludere le pratiche e ottenere - in qualsiasi caso - un lasciapassare servono settimane e la fase iniziale dell'estate pare quasi certamente saltare. E in caso di autodemolizione? I tempi resteranno sempre medio-lunghi. Così come inizialmente contestato da polizia di Stato, Capitaneria di porto e Procura di Torre Annunziata, anche la stessa Soprintendenza avanza pesantissime perplessità sulla legittimità delle opere distribuite a quattro passi dal mare.
 
Nel dettaglio ci sono ombre sulle sopraelevazioni, sulle strutture in cemento posate sulla sabbia e alcuni immobili. A cominciare anche dalla sistemazione delle cabine concesse in fitto ai bagnanti. E ora che succede? Al di là del prosieguo delle indagini coordinate dal sostituto procuratore Silvio Pavia, resta alta l'attenzione pure sulla tenuta della condotta fognaria. In tal senso il Comune di Sorrento e Gori hanno positivamente concluso le opere di miglioramento con costante monitoraggio del sistema di smaltimento dei rifiuti. E' l'unica certezza che emerge in tutta la querelle che torna a far tremare i 70 lavoratori stagionali assunti dai lidi balneari. L'anno scorso, eravamo sempre in primavera, scattò il blitz che portò inizialmente a un sequestro preventivo di uno dei lidi balneari. Successivamente vennero avviate indagini anche sulle altre strutture con la polizia che in numerose informative finite sulla scrivania del pm Pavia ha ricostruito al meglio la marea di contestazioni che pende sul capo degli imprenditori balneari. Ci fu una sollevazione popolare, che vide scendere in campo anche il sindaco Giuseppe Cuomo. Al termine di incontri anche con la Procura, fu concessa una sorta di "proroga" per consentire ai lavoratori di non restare a spasso. Una svolta salutata con entusiasmo dalle organizzazioni sindacali, in particolare da Cgil-Fialcams - attraverso il rappresentante Pasquale Cesarano - che invitò il Comune a mediare.

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