domenica 22 gennaio 2017

Sorrento, reperti archeologici dal fisioterapista

Denunciati dai carabinieri i due titolari del centro di riabilitazione Sorrento, reperti archeologici dal fisioterapisti 

Fonte: Antonino Siniscalchi da Il Mattino 

Sorrento - Rinvenuto e sequestrato dai carabinieri, in una struttura privata di fisioterapia e riabilitazione, nel dedalo dei vicoletti centro storico, materiale archeologico di epoca romana databile al I secolo avanti Cristo; un'anfora, marmi, vasellame, frammenti di tegole. Denunciati i due titolari, marito e moglie, a cui sono stati contestati i reati di ricettazione e impossessamento di beni culturali che di diritto appartengono allo stato. I reperti, invece, erano custoditi illegalmente senza la prescritta autorizzazione. Sembra che il pregevole materiale archeologico sia tornato alla luce a seguito degli scavi effettuati nel pavimento dai coniugi per rendere più funzionali i locali al piano terra in cui svolgono l' attività riabilitativa. I carabinieri della compagnia di Sorrento, coordinati dal capitano Marco La Rovere, entrati nel centro fisioterapico per effettuare un controllo, durante l'ispezione hanno inizialmente notato un'anfora su un terrazzino coperto di pertinenza della struttura. A questo punto hanno perquisito accuratamente tutti gli spazi della struttura sanitaria e l'abitazione l'attigua abitazione dei titolari rinvenendo in un locale interrato altri materiali archeologici; marmi, vasellame, frammenti di tegole, intonaco. In seguito, chiamato sul posto, il personale della Sovrintendenza alla Belle arti dell'area metropolitana di Napoli ha stabilito che i materiali archeologici rinvenuti sono databili al I secolo a. C, per cui sono di rilevante valore archeologico.
 
Le indagini proseguono per individuare possibili canali locali impegnati nel riciclaggio di materiali archeologici. Le attività investigative coinvolgono il nucleo di Tutela culturale dei carabinieri, con competenza specifica nel settore e della banca dati di reperti e opere d'arte trafugati. L'operazione condotta dai carabinieri ricorda che tutto il centro storico di Sorrento conserva ancora nel sottosuolo uno straordinario patrimonio archeologico. Pochi anni fa, durante i lavori di riqualificazione di piazza Veniero, furono riportati alla luce alcuni ambienti che appartenevano a un edificio del I secolo d.C. con pavimenti d'epoca e un'intera parte decorata con pitture simili a quelli che si possono ammirare nelle antiche abitazioni di Pompei ed Ercolano. Le scoperte della Sovrintendenza hanno consentito di ricostruire l'antica pianta della città che si cela sotto l'attuale centro urbano. La carta archeologica finora redatta consente di individuare gli assi stradali antichi di epoca romana che disegnano stretti e lunghi isolati attraversati dai decumani (le strade principali est-ovest) corrispondenti alle attuali strade di via san Cesareo, via Pietà e via San Nicola. Proprio nei pressi di piazza Veniero, sul marciapiede opposto che si affaccia sul corso Italia, sono stati ritrovati negli ultimi anni, oltre a ceramiche da mensa, anfore, utensili metallici, monete di bronzo, i resti di un'abitazione provvista di un impianto termale che si estende fino al piazzale dell'attuale Villa Fiorentino ubicata su corso Italia. I ritrovamenti di piazza Veniero hanno consentito in seguito di disegnare due degli isolati dell' antica città sul versante occidentale che si apriva verso l'antica via Minervia che conduceva al santuario di Athena a Punta della Campanella.

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