lunedì 23 gennaio 2017

Il Pd di Vico Equense contro gli inciuci: niente tessere ai Cinque boys

Fonte: Salvatore Dare da Metropolis

Vico Equense - Il Pd di Vico Equense prova a ritrovarsi. E viaggia "avanti adagio" verso il nuovo tesseramento. La base "Ripartiamo da noi", che vede tra i protagonisti i fondatori del circolo cittadino, sta lanciando segnali molto chiari anche al commissario locale Paolo Persico e all'amministrazione comunale del sindaco Andrea Buonocore. La ricetta è semplice: massima trasparenza per gli iscritti che verranno, semaforo rosso a chi della vecchia "nomenclatura" dell'ex primo cittadino Gennaro Cinque intende sposare la causa dem e netta presa di distanza dall'accordo stipulato dall'ex segretario Pd Franca Rossi con l'attuale giunta. Si tratta di paletti necessari per ritrovare credibilità - questo è il ragionamento dei volti storici del centrosinistra di Vico Equense - riprendendo così un dialogo "costruttivo" per il futuro, proprio come ha già precisato pubblicamente l'ex segretario locale dem Mario Taranto. Gli incontri continuano. Non ci sono guerre ideologiche, sia chiaro, ma il percorso verso il tesseramento che potrebbe vedere pezzi da novanta dell'amministrazione Buonocore sposare il partito non è in discesa. Affatto. E tutto ciò nonostante l'intesa ufficiosa Pd-Buonocore dello scorso giugno sia stata benedetta dal capogruppo regionale dem Mario Casillo, uomo da 20mila voti alle Regionali 2015.
 
Dal suo canto Persico sta cercando di proseguire a percorrere la strada della diplomazia, si confronta con tutti, discute su ogni punto programmatico e sa bene che per ricompattare la truppa democrat è necessario fare quadrato sui nuovi tesseramenti e sul "modus operandi" delle scelte da attuare pure sul conto della giunta. Il congresso cittadino per eleggere il nuovo segretario, almeno per ora, appare un miraggio. Fatto sta che "Ripartiamo da noi" disconosce senza giri di parole l'operato dei protagonisti di maggioranza degli ultimi dieci anni che hanno sposato un esecutivo chiaramente di centrodestra. A cominciare proprio da Gennaro Cinque, che qualche mese fa fu al centro di un autentico giallo politico che lo vide addirittura avvicinarsi al Pd complici i buoni uffici del primo cittadino di Meta Giuseppe Tito. L'ex fascia tricolore, oggi assessore ai lavori pubblici di Buonocore, si è allontanato e non poco dalla sezione locale di Forza Italia che alle Comunali 2016 ha potuto contare solamente sull'apporto del consigliere regionale forzista Flora Beneduce il cui candidato sindaco Giuseppe Russo - già in giunta nell'ultimo mandato di Cinque, poi si dimise - non è riuscito ad arrivare al ballottaggio. Niente inciuci, per essere franchi, tant'è che l'ultima querelle sul Palazzetto dello sport di via Madonelle - a causa delle costanti infiltrazioni di pioggia la struttura non consente alle squadre di disputare allenamenti e partite - "Ripartiamo da noi" ha postato sul proprio profilo Facebook un messaggio che sa tanto di avvertimento politico: «Il problema è che il palazzetto non necessita di un ammodernamento, come lo definiscono loro, il palazzetto necessità di lavori strutturali e di essere ripulito da tutto ciò che è stato depositato nello spazio antistante! Chiamiamo le cose con il loro nome». E poi l'hashtag #paroleparoleparole.

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