mercoledì 25 gennaio 2017

Galleria di Pozzano, Domenichini: “Riattivare l'imbocco di Scrajo appare fattibile e non sembra produrre situazioni di pericolo per l’utenza”

Vico Equense - L’Ingegner Lorenzo Domenichini, membro della quinta sezione del consiglio superiore dei lavori pubblici, scelto come consulente del Comune di Vico Equense, questa mattina ha incontrato i vertici dell’Amministrazione comunale. Dal suo insediamento il Sindaco Andrea Buonocore duella con l'Anas per il futuro della galleria Santa Maria di Pozzano senza averla ancora spuntata. E torna alla carica. Il caso è noto: il tunnel è vietato ai mezzi che trasportano merci pericolose o infiammabili che per muoversi tra Castellammare di Stabia e Sorrento devono obbligatoriamente percorrere il centro abitato di Vico Equense. Ne deriva dunque una situazione insostenibile. L'incubo smog, dunque, resta più che attuale a Vico Equense e l’Amministrazione comunale non ha voglia di farsi trovare impreparata con l’arrivo della bella stagione. Oltre alle scelte estreme, come la ztl che esclude dal centro urbano della Città, il transito di veicoli utilizzati da non residenti e diretti negli altri comuni della penisola sorrentina, si ripensa anche alla proposta dell’esperto Lorenzo Domenichini, che lancio l’idea di riaprire, lungo il percorso del tunnel di Santa Maria di Pozzano, l’uscita dello Scrajo, per offrire un’alternativa al flusso di veicoli. “Data l’organizzazione – chiarisce Dominichini - della sede stradale esistente, ciò è fattibile con sole opere di segnaletica verticale ed orizzontale. Dovendo mantenere agibile l’imbocco di Scrajo, così da poterlo aprire al traffico nei periodi di punta, occorre rimuove gli accorgimenti attualmente presenti che consentono di evitare che gli utenti che percorrono la galleria in direzione di Pozzano vedano l’imbocco di Scrajo. Infatti il ramo verso l’imbocco di Scrajo costituisce il prolungamento del rettifilo della galleria in direzione Pozzano.
 
La luce esterna proveniente dall’imbocco di Scrajo - aggiunge l'Ingegnere Domenichini - può dare l’impressione agli utenti che la galleria prosegua diritto (illusione ottica) mentre invece, in direzione Pozzano, il tracciato piega a destra con una curva di raggio stimato pari a circa 250 m. Per evitare questa illusione ottica, al presente: la biforcazione della galleria è chiusa mediante una barriera amovibile su cui sono montati delineatori di curva ; le luci artificiali del ramo verso l’imbocco Scrajo sono spente; la luce naturale che penetra in galleria dall’imbocco di Scrajo è schermata mediante un pesante tendone. Nel rimuovere gli accorgimenti sopradetti per riaprire al traffico la diramazione di Scrajo occorre riuscire comunque ad evitare l’illusione ottica sopra descritta: occorre cioè schermare l’imbocco di Scrajo alla vista di chi proviene dall’imbocco da Sorrento. Visto che la direzione di traffico per la quale verrebbe riattivato l’imbocco di Scrajo è solo quella Pozzano - Sorrento, è possibile far entrare in galleria il traffico facendogli percorrere la corsia di sinistra (quella originariamente adibita al traffico Sorrento - Pozzano, prima della costruzione della galleria di Pozzano) e quindi, lungo il ramo della diramazione oggi inattiva di Scrajo, organizzare uno scambio di corsia così da riportare il traffico sulla corsia di destra e potersi immettere correttamente nella galleria di Pozzano il direzione Sorrento. L’organizzazione della circolazione nella diramazione di Scrajo sopra descritta consente di poter chiudere la metà dell’imbocco di Scrajo con una parete che riduce a metà la luce entrante. La larghezza di piattaforma libera in corrispondenza dell’imbocco dovrà essere mantenuta all’imbocco pari almeno a 5,5 m (larghezza minima di una strada di servizio a senso unico). Lungo tutto il ramo in galleria occorrerà adeguare la segnaletica orizzontale, i delineatori di corsia e l’illuminazione. Per poter schermare ulteriormente la luce proveniente dall’imbocco di Scrajo occorre realizzare, in galleria, in corrispondenza della sezione di diramazione del ramo per Scrajo, un ulteriore paramento verticale. Il paramento si prolungherà fino all’asse del ramo verso Scraio, dovendo lasciar entrare in galleria una sola corsia proveniente da Scrajo. Il paramento verticale dovrà essere posto in prosecuzione del rivestimento della galleria a valle della biforcazione, dovrà essere realizzato con materiali che potranno essere definiti in seguito, dovrà avere il colore del piedritto in calcestruzzo ed un’altezza tale da schermare le luci del ramo verso Scrajo (paramento a tutt’altezza) e dovrà essere dotato di idonei delineatori di curva di dimensione maggiorata. La sua sezione d’avvio deve essere protetta mediante un attenuatore d’urto. La larghezza libera del ramo che si immette in galleria dovrà essere, nel punto più stretto, non inferiore a 5,50 m”, conclude l’Ingegner Domenichini.

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