mercoledì 18 gennaio 2017

Alimuri, nuovi veleni in mare. Altro esposto dell`associazione

Alimuri
Vico Equense/Meta - Dall'ex ecomostro di Alimuri nuova ondata di scarichi fuorilegge in mare. A causa delle piogge delle ultime ore, la melma di qualche scarico abusivo finisce nelle acque antistanti l'ex ecomostro. Un altro caso a distanza di pochi giorni. Così il movimento Grande Onda ha presentato una nuova segnalazione alla capitaneria di Castellammare di Stabia. Appena due giorni fa un altro caso simile ha agitato le associazioni ambientaliste della Penisola sorrentina. Un'area che a detta dei Comuni di Vico Equense e Meta - la zona è "divisa" a metà tra le due amministrazioni - doveva rappresentare l'oasi di rilancio ambientale, una sorta di simbolo contro l'inquinamento. Proprio lì dove c'era l' Ecomostro di Alimuri, abbattuto con il tritolo il 30 novembre del 2014. L'ultimo caso di inquinamento è stato segnalato proprio domenica scorsa. La scena è stata filmata dal reporter Luigi De Pasquale, il video ha poi fatto il giro dei social network. E non solo perché è oramai una triste consuetudine assistere alle colate di reflui giù nella conca di Meta. Litri e litri di liquami che spuntano fuori dallo sbocco fognario senza nessun intervento per tutta la mattinata. Un caso grave, delicato. E soprattutto irrisolto. Già un mese fa, quando l'area a ridosso dell'ex Ecomostro divenne una sorta di discarica di rifiuti a cielo aperto, ci fu una sorta di "rimpallo" istituzionale tra i Comuni su chi dovesse intervenire e sulle piene responsabilità. Lo scarico di liquami nella conca è comunque già stata segnalata una volta alla Capitaneria di Porto di Castellammare di Stabia guidata dal comandante Guglielmo Cassone sempre dal gruppo social de La Grande onda. Sull'inquinamento del mare di Sorrento e dintorni - appena una settimana fa lo specchio d'acqua di Marina Grande si è visto revocare il divieto di balneazione "suggerito" un anno fa dalla giunta regionale della Campania - rimane tuttora aperta un'inchiesta della Procura della Repubblica di Torre Annunziata. (Fonte: Metropolis)

Nessun commento: