sabato 22 ottobre 2016

«Serve un nome condiviso. Ci penso se tutti d`accordo»

Piergiorgio Sagristani
Il candidato in pectore: «Priorità al Comune unico»

Fonte: Salvatore Dare da Metropolis 

Sant'Agnello - «E' il momento di scegliere una persona che rappresenti tutta la penisola sorrentina in Parlamento. Ciò si accompagna al Comune unico che è un progetto in cui credo e che a mio avviso è una priorità. L'elezione di Tito alla Città metropolitana ci fa capire che sono fondamentali le radici sul territorio. Se sul mio nome ci sarà convergenza allora credo di potermi fare avanti». Piergiorgio Sagristani, tra le righe, fa capire che sull'ipotesi di candidarsi alla Camera lui c'è ed è pronto a farsi avanti. Non è un dettaglio che si tornerà al voto alle Politiche nel 2018 quando scadrà il mandato sindacale a Sant'Agnello. Ma al di là di tutto Sagristani si sente in dovere di fare una premessa: «Non bisogna fare voli pindarici ne si deve esagerare con i tempi sennò rischiamo già di partire male - spiega il primo cittadino di Sant'Agnello -. Non sappiamo ancora l'esito del Referendum, non è ancora chiaro se l'Italicum sarà modificato o meno. Insomma, mancano troppe tessere al mosaico per dire già cosa faremo tra due anni. I romani dicevano che la faccia vale più della politica. E io non voglio perdere la faccia». E il semaforo rosso annunciato da Tito per una candidatura con la casacca di Forza Italia? Sagristani è laconico: «Se nel 2013 avessi accettato la proposta ora sarei senatore... Ma rifiutai».

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