martedì 18 ottobre 2016

Cena stellata a Poggioreale per il futuro dei detenuti

Peppe Guida
Fonte: Marco Lombardi da Il Messaggero 

La cucina stellata non è solo "spettacolo", sa anche mettersi a servizio della comunità. L'ha detto sabato scorso il numero uno al mondo. Massimo Bottura, in occasione della finale del San Pellegrino Young Chef 2016, ma soprattutto lo dimostreranno questa sera i cuochi Marianna Vitale, Peppe Guida e Alfonso Caputo con la "Cena stellata a Poggioreale", un evento che contribuirà a dare un futuro professionale ai detenuti del carcere di Napoli. L'evento - ideato dall'associazione "II carcere possibile", condiviso con il direttore della casa circondariale di Poggioreale, Antonio Fullone, e realizzato dall'associazione Wine&thecity - si svolgerà nella cappella del carcere e ospiterà 70 persone. «L'intero ricavato della cena, che è andata sold out in soli 5 giorni, andrà naturalmente all'associazione "II carcere possibile" che si pone come obiettivo la tutela dei diritti dei carcerati, ma l'evento è nato soprattutto allo scopo di creare un laboratorio permanente di cucina all'interno di Poggioreale, cosi da facilitare il rientro dei detenuti nella società civile», ci ha detto la fondatrice di Wine&thecity, Donatella Bernabò. Se i piatti sono stati ideati dai tre chef, a realizzarli saranno delle brigate di cucina composte da carcerati ai quali Vitale, Guida e Caputo hanno fatto lezione nei mesi scorsi. «Le persone state scelte tenendo conto di eventuali esperienze professionali passate, ma soprattutto guardando il talento e la passione: la privazione della libertà è una delle cose più brutte che un essere umano possa subire, forse per questo ho trovato in tutti molta voglia di fare», ci ha detto Peppe Guida dell'Antica Osteria Nonna Rosa.
 
La serata inizierà con delle montanare preparate da Ciro Salvo, il pizzaiolo di "50kalò", poi verranno serviti i piatti che sono dei cavalli di battaglia dei rispettivi chef: Marianna Vitale del ristorante "Sud" cucinerà la sua celebre minestra di mare con frutta e verdura di stagione, Peppe Guida dei vermicelli di Gragnano con lupini, pomodorini arrosto e cacio e pepe, chiuderà infine Alfonso Caputo de "La Taverna del Capitano" con dei totani all'aceto invecchiato, salsa di zucca e profumo di finocchietto selvatico. «Gli chef verranno tutti gratuitamente, le materie prime saranno invece fornite dal Pastificio Di Martino, dall'Orto di Lucullo e da I sapori di Corbara. Fornelli e forni sono di Schettino Cucine Professionali, i vini - ottimi - sono offerti da Maria Ida Avallone di Villa Matilde, mentre il dolce - uno sciu' alla crema di nocciole di Giffoni - sarà preparato dalla celebre pasticceria Mennella. I tavoli e il servizio, infine, sono appannaggio di Festeggiando Banqueting», ha aggiunto la Bernabò. Alla cena presenzierà anche il sindaco della città, Luigi De Magistris, e il Presidente della Corte d'Appello di Napoli, Giuseppe De Carolis. I piatti della serata saranno valutati da una giuria presieduta dal Sottosegretario di Stato al Ministero della Giustizia, Gennaro Migliore, e composta da tre giornalisti presi da ambiti diversi, così da garantire il più ampio spettro valutativo: Natascia Festa (che scrive di cultura sul Corriere del Mezzogiorno), Conchita Sannino (inviata di Repubblica) e Santa Di Salvo (che scrive di enogastronomia su II Mattino). «Assaggeremo e valuteremo le portate senza tenere conto che a farle sono stati dei detenuti», ci ha detto la Di Salvo, «credo che questo sia il modo migliore per non discriminarli e considerarli come persone che hanno sbagliato, ma possono fare ancora molto per la società».

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