sabato 27 agosto 2016

Stop alla raccolta cibo «Servono solo soldi». Ma attenti alle truffe

La Protezione civile ordina di fermare l'invio di alimenti Dalla Campania 400 volontari pronti a partire per Amatrice 

Fonte: Metropolis 

Depositi stracolmi, camion zeppi parcheggiati, persino i locali di alcuni comandi dei vigili urbani trasformati in luoghi di stoccaggio. La gara della solidarietà scattata a Napoli e provincia è diventata un problema. Serio. Dai paesi devastati dal sisma la protezione civile chiede supporto alle Regioni secondo un protocollo di emergenza fondato sulla razionalizzazione delle risorse umane e materiali e non da l'autorizzazione ad inviare altro. Che siano scorte di cibo, di indumenti o di farmaci. «Non servono», dicono dalle sale operative ad ogni chiamata che parte dai municipi dell'area vesuviana. E così, si corre il rischio di sciupare molti dei beni di prima necessità che nelle ore immediatamente successive al sisma sono stati raccolti in ogni piazza, in ogni quartiere, spesso in maniera spontanea dai cittadini sotto choc davanti alle immagini dell'apocalisse. In molti Comuni, i sindaci ha già smistato parte della raccolta di alimenti ai centri della Caritas, alle mese che producono pasti quotidiani per i poveri e i senzatetto. A Napoli è partito l'ultimo carico di alimenti diretto alla Caritas di Rieti. E martedì potrebbe essere smistata nelle Marche la parte residua. «Ma ora bisogna fermare la raccolta perché si rischia il caos», al punto che è arrivato l'ordine di non raccogliere più nulla a meno di richieste specifiche. «La fase dell'emergenza è terminata egregiamente», ha detto il capo della Protezione civile Fabrizio Curcio. Ora è il momento di concentrarsi «sugli interventi che saranno necessari in futuro». Nelle prossime ore si aprirà la fase due, quella «della ripresa della vita».
 
La Protezione civile hanno deciso per questo lo «stop assoluto» all'invio di nuovi generi di prima necessità. Nessun limite invece agli aiuti economici, con la raccomandazione però di utilizzare solo canali ufficiali, poter evitare truffe. Nella zona di Amatrice e Accumoli i campi regionali, grazie al lavoro di 423 volontari, stanno assistendo circa 585 persone. La Regione Lazio installerà un ospedale da campo dove lavoreranno i medici del 'Grifoni', l'ospedale total mente inagibile. Intanto dalla Regione è partito il via libera per l'invio di celle frigo per alimenti della colonna mobile della Protezione civile della regione Campania, che sono giunte ad Accumuli ed Amatrice con volontari esperti in somministrazione alimentare, così come richiesto dal Dipartimento nazionale di Protezione civile attraverso la Commissione speciale coordinata dalla Provincia di Trento. Le celle frigo servono a supportare i campi base delle zone terremotate. Le risorse inviate ieri, e disposte dal tavolo permanente istituito a Palazzo Santa Lucia, si affiancano a quelle già presenti sul territorio colpito dal sisma e, in particolare, alle unità cinofile partite immediatamente dopo la prima Ieri mattina è partito l'ultimo carico di alimenti dalla città. Martedì la parte residua potrebbe essere spedita nelle Marche scossa. Il sistema della protezione civile della Campania «è interamente attivato e segue, sin dalla prima scossa, h24, l'evolversi della situazione in videoconferenza con la Commissione speciale e le altre Regioni d'Italia». A richiesta della cabina di regia, «sono pronti a partire ulteriori mezzi della colonna mobile regionale nonché volontari e tecnici esperti». Nel frattempo sono in allerta le ottanta associazioni di volontariato (per complessivi 400 uomini) che hanno già dato la piena disponibilità a partire in caso di necessità.

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