domenica 31 luglio 2016

“Le altre me”, storia di una donna in rinascita tra eros e spiritualità

Laura Avalle
di Claudia Esposito

Vico Equense - Eros, trasgressione, rinascita e riscoperta di un nuovo io grazie anche ad un percorso di spiritualità. Sono questi gli ingredienti del libro “Le altre me”, scritto dalla giornalista Laura Avalle, direttrice dei periodici “Vero Salute”, “Vero casa” e “Rakam”, e presentato alla libreria Ubik di Vico Equense. Il romanzo, edito da “La lepre edizioni” con la prefazione del sensitivo Solange, è stato presentato già presentato in numerose città soprattutto del Nord Italia ed è stato recensito su numerose riviste ed emittenti nazionali, che lo hanno definito come “la risposta italiana a “50 sfumature di grigio”, il best-seller erotico di E.L. James. Al contrario di quest’ultimo, basato su pura fiction, il primo romanzo di Laura Avalle narra la storia vera di Marta Ferri, biologa milanese, alle prese con trasgressioni di ogni tipo per recuperare un rapporto logorato dalla routine. Dopo la fine della relazione, la donna inizia un percorso alla riscoperta del suo vero io dopo essersi resa conto di essere stata tante donne diverse. Una storia ambientata tra Milano, la Versilia e Cuba, in cui all’eros si unisce un percorso di spiritualità che porta a una nuova vita e ad un nuovo incontro, interrogandosi sul senso del vero amore. “La storia narrata nel libro – spiega l’autrice – è assolutamente reale ma non si tratta di un caso isolato. Molte coppie oggi cercano la via della trasgressione per uscire dalla routine, ma è una strada pericolosa su cui ci si può anche perdere. A testimoniarlo, anche i numerosi casi di lettori che ci scrivono nella nostra rubrica sulla vita di coppia”. Ma come è nata l’idea di questo romanzo? “Senza l’incontro con Marta – continua la giornalista – questo libro non sarebbe mai esistito. Cullavo già da un po’ l’idea di trattare questi temi ma mi mancava la storia giusta che desse l’input al mio primo romanzo. In passato avevo scritto già una raccolta di poesie e un epistolario con Andrea Pinketts, scrittore noir e giornalista investigativo, ma mai un romanzo”. Insomma scrivi per lavoro e per piacere… “Credo che scrivere – continua Laura – sia come vivere due volte.
 
È terapeutica, un modo per conoscersi, per mettersi a nudo, per scoprire il vero io, per riflettere sugli eventi, oggettivandoli. La scrittura non è solo mio lavoro - prosegue la Avalle - ma è anche il mio hobby nel tempo libero. Però, al contrario del giornalismo, in cui sono costretta ad usare un linguaggio asciutto e stringato, nella narrativa posso dilungarmi, dare sfogo ad un linguaggio più arioso ed articolato”. Quanto c’è dell’autrice in questo romanzo? “In quest’opera – ammette la giornalista - non c’è solo Marta ma naturalmente c’è anche una parte di Laura. C’è la perdita di mia nonna, c’è la mia cagnolina Deva che considero come una figlia, c’è il mio viaggio a Cuba. Infine c’è Solange, mio caro amico, che, grazie alla sua positività, mi ha trasmesso tanta serenità aiutandomi ad uscire da un brutto periodo. Ci sentiamo spessissimo, anche più volte al giorno”. “Le altre me” parla di una donna che riscopre se stessa dopo essersi persa, un nuovo percorso dopo un nuovo incontro. Nuovo incontro che, quasi una premonizione, è toccato anche alla stessa autrice subito dopo la pubblicazione del volume. Si potrebbe dire, citando Dante, “galeotto fu il libro e chi lo scrisse”… “È proprio vero – replica Laura raggiante – grazie al romanzo ho conosciuto l’amore della mia vita e ci sposeremo a settembre. Io ero l’ultimo baluardo della “singletudine”. Nessuno, tra amici e parenti, credeva che mi sarei mai sposata e io stessa avevo rinunciato da un pezzo a trovare il principe azzurro, fino a quando non è arrivato lui”. Lui è Davide Sordella, sindaco di centrosinistra di Fossano, cittadina in provincia di Cuneo, a pochi chilometri da Cervere, comune sempre del cuneese di cui è nativa la Avalle che però, per lavoro, risiede ora a Milano. “Lo scorso autunno – ricorda il futuro marito – mi capitò di leggere un articolo di giornale in cui si parlava di lei e di questo libro. Avendo visto che si trattava di una nostra conterranea che aveva avuto successo fuori dal nostro territorio, decisi di invitarla a Fossano per presentare il suo libro. Poi da cosa nasce cosa e tra un mese ci sposeremo”.

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