venerdì 29 luglio 2016

Il nostro ultimo gelato

Mike Mauntzoudis e Franca Bernardi
di Filomena Baratto

Vico Equense - La scorsa estate, Franca Bernardi e suo marito Mike Mauntzoudis, australiani, hanno trascorso sette giorni in penisola. Quest’anno la loro terzogenita ha deciso di venire qui sulla scia dei genitori che ne hanno parlato bene, così Franca ha raccomandato a sua figlia di passare “subito” da Gabriele, un appuntamento da non mancare e per l’occasione ha inviato uno scritto dove ricorda quando lei è stata qui. E’ soprattutto il ricordo di un gelato, che sarà mai, uno stupido gelato! Eppure a volte basta così poco a far emergere in noi sensazioni ed emozioni nuove o riprenderne di antiche. Una visita in Italia dopo 42 anni di una persona che vive lontano dalla sua terra, da sola rende emozioni forti e uniche, se poi accompagnate da piccole delizie del palato, lo è ancora di più. Lei ha riscoperto i suoi sapori, i gusti che le sono ritornati, la passione per la cucina e per i prodotti della sua terra. Tutti affetti sepolti e dormienti, risvegliati dal ritorno in patria. Come un gelato possa risvegliare e ridarci emozioni perdute, sembra incredibile, ma non impossibile. Franca è figlia di una cilentana e un abruzzese che si incontrarono per la prima volta su una nave che li portava in Australia da parenti. Era solo una visita da turisti che invece divenne un progetto di vita. Oggi i suoi genitori non ci sono più e lei sente vivo più che mai e inalterato il legame con la sua terra di appartenenza, grazie a quello che i suoi genitori le hanno trasmesso, a lei come a suo fratello, l’amore per la propria terra, le tradizioni, i profumi e i colori, le sue radici. E’ questo un modo reale e profondo di non disperdere mai quello è che la nostra memoria, più forte di ogni cosa. Se oggi lei ama questo posto, di tutti i luoghi visitati in Italia, lo deve anche a quello che ha trovato qui e cosa questo luogo ha risvegliato in lei. Mi ha detto che abbiamo il privilegio di vivere in un posto stupendo, paradisiaco, dove vorrà tornare perché qui si vive a misura d’uomo. L’Australia è troppo grande, dispersiva, troppo spaziosa, non lascia posto alle strette di cuore come da noi. Il gelato di Gabriele è stato un incontro e una stretta al cuore, che viene dalle cose più semplici riportandoci dimensioni che avevamo dimenticato o mai avute.
 
Lei ha portato via le nostre ricette, i prodotti, le immagini, oggetti vari per avere l’Italia a vista d’occhio per casa. Tra le tante cose ha portato oggetti vicani, prodotti che le ricordano quello che ha vissuto qui. L’anno prossimo ritornerà per sedersi sulla panchina a gustare il gelato e lei non sa che era la stessa panchina dove sedette a sua tempo sua madre a gustare il gelato di cui lei parla così accuratamente nella lettera. Galeotto un gelato come la coperta di Linus che lascia una scia di profumi e ricordi di una Vico avvolgente e accogliente nel mondo. Nella sua “Italy” australiana ha detto a tutti di venire qui, non solo per il gelato, ma per come si vive, come si mangia, come ci si sente parte di una comunità. Da ora in poi alleveremo colonie di australiani devoti al gelato di “San Gabriele” a cui faccio la preghiera di non far mancare le brioche come qualche giorno fa è accaduto proprio alla figlia di Franca Bernardi, Alex Mountzaudis che, avendo comprato il gelato, ha dovuto insistere per avere le brioche da portare via.

Lettera tradotta di Franca Bernardi

Nella mia città di Melbourne in Australia mi ritrovo nella mia cucina, è mattina presto, mi sono seduta al tavolo a bere il caffè guardando fuori la mia finestra il traffico in movimento. Piove, c'è vento e fa molto freddo. Mentre guardo mi ritrovo a pensare a un luogo che ho nel mio cuore. E’ estate, mio marito ed io siamo in Italia a visitare la famiglia per la prima volta in 42 anni. Siamo arrivati a Castellamare di Stabia per trascorrere del tempo con mia cugina e la sua famiglia, "un sogno a cui tenevo molto". C'è così tanto da vedere in un piccolo periodo di 7 giorni e io mi aspettavo di vedere, come ogni turista, la Costiera Amalfitana, Positano, Sorrento e tanti altri luoghi. Non si è mai verificato in me che piccoli luoghi lasciassero un'impressione così durevole e ne parlassi in seguito. Uno dei miei ricordi più vivi è il giorno dopo che siamo arrivati. Mia cugina ci ha portato fuori per qualche giro turistico, poi ha suggerito di andare da "Gabriele" sulla via del ritorno. Sono stata molto felice di soddisfare il suo desiderio. Guidare in strade strette dove le persone sono ovunque con auto e vespe in ogni meandro era impensabile per me abituata a luoghi e strade spaziose. Entrando da "Gabriele", ho capito che non è una persona ma un negozio di gelati e molto altro ancora. Mi confronto con i colori, gli odori e le immagini, anche se queste cose non sono nuove per me, ma così eccitanti perché mi trovavo nella vera originalità dell’ Italia, tutto il resto non è che una copia. Gabriele è un piccolo negozio dove, in un lato, c’è il mondo dei gelati con tutti i suoi sapori, i tipi di coni su uno stand da scegliere, tante persone dietro il banco servizio, ed è così piacevole ascoltarli parlare nella loro lingua nativa. Guardo per vedere le persone attratte dal gustare e ho potuto notare che il gelato nella brioche era noto a tutti. In un primo momento ho pensato che, come straniera, non ho mai visto una cosa del genere prima. Così ho scelto quello che conoscevo bene: il mio cioccolato preferito col pistacchio in un cono. Era assolutamente delizioso, il cioccolato era così intenso di sapore che è stato una delizia. Nei giorni successivi siamo tornati un paio di volte e ho preso gusti diversi ma sempre nel cono, mentre la brioche col gelato era qualcosa che mi affascinava sempre, ma forse io troppo australiana per provarlo. Alla fine ho ceduto. Poi ho pensato di provare le torte e i dolci vari, poi, vista la varietà e che la scelta sarebbe stata difficile e sofferta, ho preso ancora il gelato nel cono, anche perché mia cugina avrebbe acquistato un altro dolce per noi da portare a casa, quindi li avrei assaggiati entrambi. Dall' altra parte del banco c’erano i formaggi, tutti i tipi di formaggio: normale, affumicato, con peperoncino, con le olive, con i funghi… Non ho mai visto così tante varietà di questo meraviglioso prodotto. L'ultimo giorno e con l’ultima uscita, siamo andati di nuovo da Gabriele. Questa volta ho ceduto e ho deciso che non avevo intenzione di tornare a casa senza provare questa brioche con gelato. Ho scelto il cioccolato con caramello. Una combinazione di sapori ammorbidita dalla brioche, era come mangiare una torta o forse un gelato o forse una forma di formaggio, ma in tutti i casi si trattava di qualcosa di fantastico. Ci siamo seduti fuori divorando il nostro ultimo gelato insieme. Una tristezza opprimente mi ha preso, l'ultimo giorno con mia cugina, l'ultima volta da Gabriele. E non potevo credere di avere atteso l'ultimo giorno per gustare il gelato con la brioche. Un'immagine che continuavo a vedere ogni volta che entravo in quella gelateria ma che non mi decidevo a prendere. Più ci penso e più mi entusiasmo all’idea che tornerò a vedere mia cugina nella mia patria, ma il mio primo pensiero sarà quello di andare a mangiare la brioche da Gabriele.

Lettera originale di Franca Bernardi

Sent from Outlo 

In my home town of Melbourne in Australia I find myself in my kitchen, it's early morning, I'm sitting at the kitchen table drinking coffee staring outside my window watching the traffic go past, it's raining, it's windy and it's bitterly cold. As I watch I find myself thinking not so far back to a place that I hold close to my heart. It's summer, my husband and I are in Italy visiting family for the first time in 42 years, we've come to "Castellamare di Stabbia" to spend quality time with my cousin and her family, "a dream I've held for so long". There is so much to see in such a small time of 7 days, I was anticipating to see what every other tourist sees- Amalfi Coast, Positano, Sorrento and so many other places. Somehow it never occured to me that it was the small sights that have left a lasting impression on me that I would find myself talking about rather than the obvious big picture. One of my most vivid memories is the day after we arrived, my cousin took us out for some sightseeing then suggested we go to "Gabrielle" on our way home! Assuming another family member I was quite happy to meet all and any of my extended family. Driving in narrow streets where people are everywhere and cars and vespa's are in every inch of the bitumen was quite overwhelming as I grew up in spacious land. This confusion of people, cars and motorbikes exited me as I am not only a tourist but someone experiencing what my back ground was really all about. Upon entering "Gabrielle" which by now I've realised is not a person but a gelati shop and much more, I'm confronted with colours, smells and images , though these things are not new to me they are exciting to me because I find myself in Italy's true originality, everything else is but a copy .Gabrielle is a small shop, to one side is the world of gelati with all its original flavours as well as new flavours, and all types of cones on a stand to choose from, the many staff behind the counter serving is as exciting to watch as it is listening to them speaking in their native tongue.I watch to see what people are drawn to and tasting and notice that a gelati incased in a brioche was very popular, at first I thought it very foreign as I've never seen it before, but it's foreign to me not the locals and the tourists that have come to enjoy it. So I stuck to what I knew and had my favourite chocolate and pistacchio in a cone. It was absolutely delicious, the chocolate was so intense in flavour and the pistacchio was nutty, I ate every bit of it with such joy and enthusiasm.Over the next few days we went back a few times and I kept trying different flavours in a cone but the brioche and gelati was always something that fascinated me but maybe I was too australianised to try it, I wanted to try it but kept thinking 'what if I'm disappointed' it will be a waste. At other times I thought I'd like to try their cakes and sweets instead, as the variety was always vast and decisions were always hard but I kept to their icecreams because my cousin would buy a different sweet for us to take home therefore we would have both. On the other side of the shop was their cheeses, all types of cheese from normal, smoked, with chilli, with olives, with mushrooms, with salmon, all local and surroundings. Never have I seen so many varieties of this wonderful product. On our last day with my cousin and the last outing we went again to Gabrielle, this time I gave in and decided that I wasn't going to go back home without trying this brioche with gelati. I chose chocolate and caramel. What a combination flavours softened by the brioche, it was as if I were eating a cake or maybe a gelati or maybe a FIRST day "Brioche with Gelati" at Gabrielle's ok

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