giovedì 24 marzo 2016

Sorrento sfida il terrorismo "Ci preoccupa più la pioggia"

Gli albergatori: prenotazioni al 60 per cento, nel 2015 tre milioni di turisti "L'iracheno arrestato? Sorpresa pasquale, qui arrivano da tutto il mondo" 

Fonte: Ottavio Lucarelli da La Repubblica Napoli 

Sorrento - Il maltempo fa paura più dell'Isis. Diluvia. Gli operatori turistici sono preoccupati, ma l'acqua non scoraggia i turisti giapponesi che, ordinatamente, affollano il centro storico all'interno delle mura per andare al ristorante. Piove e nella sede di Federalberghi, a due passi da piazza Tasso, si è conclusa la riunione del direttivo con il presidente locale e regionale Costanze Iaccarino, proprietario di uno degli alberghi storici della costiera, che non ha dubbi: «Le prenotazioni per Pasqua crescono giorno dopo giorno e, in realtà, temiamo l'annunciata burrasca più de9li effetti dell'arresto del presunto terrorista. Le televisioni parlano ogni giorno del maltempo». Sottolinea "presunto terrorista * il presidente Iaccarino perché a Sorrento e m costiera in tanti ancora non credono alla notizia letta sui giornali o sul web: Ehsan Aziz, 46 anni, arrestato due giorni fa a Sorrento dagli agenti della Digos di Napoli in esecuzione di un mandato di cattura europeo. Secondo i servizi di Francia e Belgio sareb be in contatto con l'Isis e, nella richiesta d'arresto arrivata dalla Svizzera, Ehsan Aziz è accusato anche di tentata aggressione, minacce e sequestro di persona per aver cercato di violentare una ragazza elvetica. Quindicimila i posti letto a Sorrento, prenotati per ora al 60 per cento.
 
«Certo - aggiunge Iaccarino - l'arresto dell'iracheno è stata una sorpresa pasquale, ma qui abbiamo clienti da tutto il mondo. In queste ore la costiera è già piena di turisti e altri arriveranno. Nessuna frenata. Nessun problema». Ma perché il fiancheggiatore dell'Isis ha scelto Sorrento? «Forse spiega Iaccarino - per mimetizzarsi. Ma se questo era il suo scopo si è mosso male. Qui se uno dorme in auto viene immediatamente notato perché le forze dell'ordine da noi hanno una presenza importante». Tre milioni di turisti lo scorso anno, settantaduemila crocieristi attesi nel 2016, Sorrento è invasa da giapponesi, inglesi, russi, americani. Preoccupato, ma sostanzialmente d'accordo con Iaccarino è il sindaco Giuseppe Cuomo, al lavoro in Municipio: «La notizia dell'arresto ha creato allarmismo anche perché è arrivata nel giorno de gli attentati di Bruxelles. La gente è incredula. Qui quando arriva un estraneo e si stabilizza lo notiamo subito. La Digos di Napoli ha messo a segno un ottimo colpo, ora tocca all'Intelligence chiarire perché l'iracheno fosse arrivato qui. Certo, ci sono aree della costiera in cui è facile nascondersi, ma stabilizzarsi è tutta un'altra storia. Ed è per questo che non credo fosse un mediatore immobiliare. Ce ne saremmo accorti». Sorrento invasa dai turisti, ma in grande attività sono anche gli abitanti che la prossima notte alle tre avvieranno le processioni della Settimana Santa. Una città proiettata verso i primi eventi. Dal 14 al 17 aprile una rassegna di cinema, dal 24 al 26 giugno il premio "Biagio Agnes". Tra i vincitori ci sarà Antonio Di Bella con il suo libro dedicato a Charlie Hebdo. «Siamo m grande attività - conferma Francesco Parisi, presidente dei commercianti - dagli alberghi ai ristoranti fino ai negozi di souvenir. Più della cattura dell'iracheno siamo preoccupati di un effetto Bruxelles sulla nostra economia». Preoccupato anche il comandante della compagnia dei carabinieri, Nicola Mariniello, che ha trascorso parte della giornata per cercare di capire dove Ehsan Aziz avesse stabilito sede. Dopo la Regione, intanto, anche il Comune di Napoli ha esposto le bandiere a mezz'asta a Palazzo San Giacomo e sulla facciata del Consiglio comunale. In serata il colonnato di piazza del Plebiscito è stato illuminato con i colori della bandiera belga e Luigi de Magistris ha inviato una lettera al sindaco di Bruxelles, Yvan Mayeur. Lavoratori e dirigenti sindacali hanno invece partecipato al presidio di Cgil, Cisl e Uil davanti alla sede del Consolato belga dove le loro bandiere hanno testimoniato la vicinanza del mondo del lavoro.

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