giovedì 28 gennaio 2016

Un po’ di storia

di Filomena Baratto

Vico Equense - Ogni anno, il 27 gennaio, ci ricordiamo della seconda guerra mondiale per le conseguenze che essa apportò con gli orrori delle camere a gas e lo sterminio degli Ebrei. L’approccio per un’analisi dei fatti parte dalla considerazione o meglio dal chiedersi come la Germania nazista e di Hitler, responsabile per aver scatenato il primo conflitto, vent’anni dopo, porti al secondo conflitto dell’umanità. Per quale motivo le potenze di allora non riuscirono a scongiurare il pericolo? Le cause che favorirono lo scoppio della seconda guerra mondiale furono di ordine socioeconomiche , costituite sia dalle imposizioni dei trattati di pace e sia dai conflitti sociali in seguito alla crisi del 1929. Hitler nel suo libro “La mia battaglia”, aveva un programma velleitario che portò all’avvento del nazismo, da subito fattore destabilizzante per un equilibrio tra le nazioni. Accanto a questo iniziale atteggiamento di chiusura rispetto agli altri paesi, voleva anche estendere i confini verso tutte quelle popolazioni di ceppo tedesco. Il suo piano ebbe inizio con un tentativo di annettersi l’Austria nel 1934, esperimento che gli riuscì solo nel 1938, conquista che lo portò ad uscire dal trattato di Versailles. Il fatto di aver rotto un equilibrio prestabilito, impedì agli stessi paesi del trattato di pace di interferire nel programma hitleriano che prevedeva l’espansione della Germania.
 
Un tentativo di non far annettere l’Austria alla Germania ci fu anche da parte dell’Italia nel 1934, guidata da Mussolini, per tutelare i confini così come definiti precedentemente. Gran Bretagna e Francia non opposero resistenze all’annessione da parte della Germania, della Renania e del Saar, della Boemia e della Moravia. Anche i Sovietici stipularono il patto di “non aggressione”, con accordo nel 1939. Che tutto questo fosse possibile sotto gli occhi delle altre potenze, dipese dal fatto che ogni nazione aveva determinati obiettivi a cui tendere e quasi nessun paese si rendeva conto del pericolo cui la Germania stava andando incontro. La Francia era intenta a guardare le mosse della Russia per i suoi possibili sbocchi nel mare orientale, mentre la Gran Bretagna era convinta che l’antibolscevismo nazista contenesse l’espansione del comunismo. Entrambe volevano “accontentare” e tenere a bada Italia e Germania per renderle garanti dell’ordine internazionale. Un timore che non fece che aumentare la loro libertà di movimento facendole rafforzare un solido rapporto con il Giappone, grande paese industriale e in crescita demografica. D’altra parte la Gran Bretagna costituiva, per Hitler, un impero che ambiva a conquistare e per giunta di razza ariana e col quale doveva trovare un compromesso. Ma Churchill diventò convinto fautore di un’alleanza con l’Unione Sovietica in direzione antitedesca. A questo punto la Germania dovette dichiarare guerra alla Gran Bretagna e nel 1941 Hitler si espandeva verso oriente dal Mar Baltico al mar Nero. Occupò in meno di tre mesi un vastissimo territorio. Ma la cosiddetta guerra lampo della Germania fu ostacolata da una ferrea difesa russa, andata a buon fine anche grazie all’arrivo dell’inverno. Nel 1931, sull’altro versante, il Giappone occupò la Manciuria, successivamente conquistò alcune città della Cina. Lo stesso obiettivo di conquista della Germania, divenne anche quello per il Giappone che cominciò la sua conquista della terraferma. All’Italia, fu concesso l’espansione in Etiopia nel 1936, fatto rilevante per cui Mussolini acquistò prestigio da questa colonizzazione , tanto che Winston Churcill sottoscrisse con l’Italia l’accordo di “convivenza” nel Mediterraneo. Intanto scoppia nel 1936 la guerra in Spagna con la vittoria del fronte popolare e a cui parteciparono Germania e Italia per aiutare Francisco Franco. La Repubblica di Spagna fu abbattuta nel 1939 e dove ad essa si sostituì la dittatura. Il patto di non aggressione stipulato con l’Unione sovietica tolse ogni perplessità alla Germania di attaccare la Polonia nel 1939 e che segnò l’inizio del secondo conflitto mondiale. Nello stesso anno Hitler e Mussolini stipularono il Patto d’acciaio col quale l’Italia si poneva in atteggiamento subalterno alla Germania. Con la strategia lampo la Germania occupò la Polonia, la Norvegia, la Danimarca, nel frattempo l’Unione sovietica si impossessò della Finlandia. I tedeschi attaccarono poi Parigi e la invasero attraverso l’Olanda e il Belgio. Intanto in Italia Mussolini si affrettò ad attaccare guerra alla Francia e all’Inghilterra il 10 giugno 1940 contro la volontà dei militari e gerarchi che ben sapevano di avere un esercito malridotto. Il voler emulare la Germania costò all’Italia perdite notevoli. Il nuovo ordine europeo era dettato dal nazismo che ridusse gli altri popoli in uno stato di vassallaggio con il totale annientamento degli Ebrei. Nel 1942 con la battaglia di Stalingrado ci fu l’annientamento di un’intera armata tedesca, liberando così la Russia dall’avanzare della Germania nel proprio territorio. Bisogna attendere nel 1944 per l’ultima fase di guerra con lo sbarco di inglesi e americani in Normandia che contrastarono l’occupazione tedesca mentre un anno dopo iniziò l’invasione della Germania da parte dell’Unione Sovietica. Nel 1945 gli americani ad ovest e l’Armata rossa a est invasero la Germania. I Russi giunsero per primi e, prima di arrivare, i gerarchi si suicidarono. La capitolazione del Giappone avvenne con le bombe sganciate su Hiroshima e Nagasaki e con la bomba atomica si pose fine alla guerra. Sono rapidi passaggi questi per rievocare la storia più devastante, dove ci furono 45 milioni di vittime di cui 20 solo in Unione Sovietica. Solo alla fine si scoprirono i massacri dei nazisti e quanto accaduto nei campi di concentramento. Del secondo conflitto mondiale, resta nella memoria quest’orma indelebile di programma nazista di voler annientare una razza, estinguerla. Il genocidio degli Ebrei è stato qualcosa di incomparabile con altri tempi e momenti storici. Spesso si sono effettuati studi di comparazione tra bolscevismo e nazionalsocialismo cercando nessi tra loro e avallando la tesi che il nazismo abbia emulato quello che Stalin avevo prodotto nei gulag. Ma mentre milioni di contadini russi sono scomparsi in seguito alla rivoluzione industriale sovietica e non sono paragonabili alle soluzioni adottate nei confronti degli Ebrei, quello di Hitler fu un vero e proprio programma politico che prevedeva il massacro di tutti i “diversi”, per lasciare leader solo la razza ariana. Niente di tutto questo si era mai visto prima di allora e da quel momento storico in poi. Va aggiunto che la politica di repressione fu approvata così come l’espansione bellica e la maggioranza dei Tedeschi fu indifferente di fronte a tale fenomeno fingendo di non sapere e non vedere. “Il problema”, dunque, non è quello di addomesticare il passato come vogliono intendere i ”revisionisti”, ma cogliere in esso il dispiegarsi di una tremenda novità nella storia umana che si realizzò per la prima volta, e forse non a caso, in Germania ma che potrebbe accadere di nuovo, in forme e con modalità differenti ma non meno atroci, sia lì che altrove.

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