sabato 22 agosto 2015

L`Arpac: mare sporco ma Sorrento revoca a metà il divieto tuffi

Pubblicati i dati sulle ultime analisi delle acque segni di ripresa, però sono negativi 2 verdetti su 3 

Fonte: Massimiliano D’Esposito e Ciriaco M. Viggiano da Il Mattino 

Sorrento - Le analisi Arpac non lasciano spazio agli equivoci. Il mare in Costiera non è ancora limpido. I test sui campioni di acqua prelevati dall'Arpac mercoledì hanno dato esito solo in parte favorevole. Tanto è bastato, comunque, perché i sindaci di Sorrento e di Massa Lubrense abolissero parzialmente i divieti di balneazione disposti per Marina Piccola e per Marina di Puolo. Invece, si va verso la revoca completa per la spiaggia del Purgatorio di Meta, dove l'Arpac ha rilevato una netta diminuzione del livello dei batteri. Via libera ai tuffi, invece, nella baia del Pecoriello di Sant'Agnello. Il tutto mentre la vicenda è finita anche all'attenzione dei giornali stranieri, soprattutto inglesi e statunitensi patria dei turisti che arrivano qui da decenni sempre più numerosi. Partiamo da Sorrento. Il sindaco Giuseppe Cuomo ha revocato il divieto di balneazione solo dall'arenile di San Francesco alla Villa Pompeiana. I tuffi restano proibiti tra il mo lo di Marina Piccola e la spiaggia libera. E il tratto di spiaggia interdetta si riduce da 338 a cento metri. La decisione è arrivata dopo i risultati dei test effettuati dall'Arpac. I primi due hanno dato esito negativo, evidenziando ancora una volta numeri esorbitanti di enterococchi intestinali e di escherichia coli. Dal terzo, invece, sono emersi livelli di batteri ampiamente nella nonna. L'Agenzia regionale, pubblicando i dati sul proprio sito istituzionale, continua a ritenere la zona non balneabile.
 
Il sindaco Cuomo, invece, ha deciso di modificare il precedente provvedimento sperando che la situazione possa ulteriormente migliorare nei prossimi giorni. Martedì l'Arpac effettuerà nuovi test e, in caso di esito positivo, dal Comune potrebbe arrivare il via libera alla balneazione lungo l'intera costa. «Questi risultati sono la conseguenza dei lavori di riparazione effettuati dalla Gori sulla condotta fognaria di Marina Piccola, che in un tratto è stata sostituita con nuove tubature - spiega Cuomo -. Quanto accaduto, comunque, resta una pagina nera per Sorrento e per l'intera penisola, un fatto grave che ha leso l'immagine, l'economia e la dignità di un intero territorio». Nessuna novità per il lato est di Marina Grande, dove il divieto di balneazione vige, nonostante l'Arpac evidenzi una sensibile riduzione dei livelli di inquinamento. Tre analisi sulle quattro effettuate mercoledì hanno certificato la diminuzione dei batteri. Solo in un caso sono stati ravvisati alti livelli di escherichia coli. Ordinanza anti-tufïï parzialmente revocata anche a Massa Lubrense. Solo uno dei tre test condotti a Marina di Puolo, infatti, ha dato esito negativo, n campione «incriminato» è stato prelevato in corrispondenza della foce del rivolo al confine con Sorrento. Ed è solo in questo tratto che il sindaco Lorenzo Balducelli ha confermato lo stop ai bagni. Anche qui, comunque, l'Arpac continua a ritenere la zona non balneabile. Via libera ai tuffi nel resto della baia di Puolo, meta ogni giorno di migliaia di turisti e di bagnanti provenienti da ogni parte della provincia di Napoli. E a Meta? Lungo la spiaggia del Purgatorio l'Arpac ha eseguito ben cinque prelievi nel pomeriggio di mercoledì. Quattro analisi hanno dato esito favorevole, soltanto una ha evidenziato livelli di enterococchi al di là dei limitì di legge. Si va verso la revoca del divieto di balneazione imposto a giugno. Il sindaco Giuseppe Tito, però, predica prudenza: «Aspettiamo la comunicazione ufficiale da parte dell'Arpac prima di assumere qualsiasi decisione». La prossima settimana Tito parteciperà a un incontro negli uffici della Regione, nel corso del quale traccerà le linee guida degli interventi contro l'emergenza-inquinamento. Tra le richieste ci saranno la progettazione di una rete fognaria separata e la bonifica dei rivoli che trasportano a mare il terreno e i liquami che vi vengono abusivamente sversati. «Abbiamo già iniziato alcuni interventi nel vallone di Rosella - fa sapere Tito - Se vogliamo che non si ripeta più ciò che si è visto a Ferragosto, questi lavori dovranno essere eseguiti m tutti i rivoli maggiori della penisola sorrentina». L'unico Comune costiero in cui il sindaco ha disposto la completa revoca del divieto di balneazione è Sant'Agnello. Non appena ricevuti i dati dall'Arpac, Piergiorgio Sagristani ha firmato l'ordinanza che consente nuovamente di immergersi nelle acque del golfo del Pecoriello. I livelli di batteri sono risultati nella norma nella baia e a punta San Francesco. «Questi dati confermano che all'origine dell'inquinamento marino ci sono il sistema del troppo pieno, gli scarichi abusivi e la sporcizia trascinata lungo i valloni - sottolinea Sagristani - Ora più che mai non dobbiamo nascondere questi problemi, ma impegnarci per la loro risoluzione: servono l'entrata in funzione del depuratore di Punta Gradelle, un intervento sul meccanismo del troppo pieno e un monitoraggio costante di tutti gli alvei della penisola sorrentina».

1 commento:

Unknown ha detto...

Non dimenticatevi di separare le acque bianche dalle nere altrimenti non ce depuratore che possa funzionare bene. Perche' non si fa un ordinanza che imponga a tutti privati e non ad allacciarsi alle fogne bianche dove esistono perche' penso che il 70 % delle abitazioni della penisola abbiano l acqua dei tetti convogliata nelle fogne!