domenica 21 giugno 2015

Batteri in mare, valori choc

Depuratore di Punta Gradelle
Emergenza a Marina Grande: l'escherichia coli schizza a 2000, il limite è fissato a 500. Nuovo depuratore: sos Pd al ministro Galletti e al governatore De Luca 

Fonte: Salvatore Dare da Metropolis 

Sorrento - La questione si fa ancora più delicata. Perché nonostante Sorrento sia stata presa d'assalto nel primo weekend d'estate da turisti e "pendolari" del mare, il divieto di balneazione a Marina Grande e alla Tonnarella rimane comunque un caso spinoso, molto delicato. Anche perché l’Arpac (agenzia regionale per la protezione ambientale della Campania) ha pubblicato ufficialmente i dati delle analisi svolte sui campioni d'acqua prelevati nei giorni scorsi. Un passaggio obbligato vista l'ordinanza di stop ai tuffi emessa dal sindaco Giuseppe Cuomo. I valori sono sconcertanti. Nei punto 005, cioè il versante est di Marina Grande, gli enterococchi intestinali hanno un valore rilevato 697 rispetto al parametro limite di 200. Ancora peggio per l’escherichia coli: valore limite 500, valore rilevato 2005. Ovvero quattro volte in più rispetto al consentito dalla normativa ambientale. «Tutto ciò è inaccettabile, sono m gioco la salute delle persone e l'economia di questi territori» è l'allarme lanciato dal Partito democratico di Sorrento che, ufficialmente, ha deciso di chiamare in causa sia la Gori - la società che gestisce le risorse idriche nonché il depuratore situato proprio a Marina Grande - che addirittura il ministro alla salute Gian Paolo Poletti e il neo governatore della Regione Campania, Vincenzo De Luca. Spunta una lettera-appello con cui si va a ripescare la vicenda relativa ai ritardi nella realizzazione del maxi impianto di depurazione da costruire a Punta Gradelle.

«Qualche giorno fa il Comune di Sorrento ha vietato la balneazione nel tratto di mare antistante uno dei suoi angoli più belli e suggestivi, Marina Grande - si legge nella nota dem -. E' un fatto che purtroppo si ripete da anni con sistematica puntualità soprattutto nel periodo estivo quando si satura la capacità dell'impianto di depurazione attualmente in funzione. Ancora una volta le aspettative di chi abita in penisola e non solo di vedere finalmente ultimato il nuovo depuratore di Punta Gradelle e di potersi tuffare in acque limpide, sono andate deluse. Abbiamo appreso che i lavori finiranno, o forse è più prudente dire dovrebbero finire, tra circa 6 mesi. Siamo consapevoli che la soluzione definitiva del problema imporrebbe l'eliminazione di tutte le fonti inquinanti del golfo di Napoli, la bonifica e il risanamento del fiume Sarno, l'ammodernamento e l'efficiente gestione di depuratori vecchi di oltre 30 anni come quelli di Cuma, Foce Regi Lagni, Acerra, Marcianise, Napoli Nord che versano ancora oggi, nonostante i tanti soldi stanziati, in uno stato di profondo degrado. Tuttavia riteniamo che garantire tutti sul rispetto dei tempi di consegna del nuovo impianto di Punta Gradelle sarebbe un primo segno tangibile di una politica che vuole mostrare discontinuità rispetto al passato, concretezza e sensibilità rispetto ad un tema di fondamentale importanza per il futuro di una regione, la Campania, che vuole tornare ad essere definita "felix"». Tutto ciò mentre nella vicina Sant'Agnello la situazione è tornata finalmente alla normalità.

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