sabato 22 novembre 2014

Ecomostro Alimuri, Elefante: "Dopo la demolizione su quel terreno non si costruirà più"

Antonio Elefante
Il Tar: “Nessun rinvio all’abbattimento” 

Vico Equense - Durante la trasmissione "Il Martello", talk show di approfondimento politico in onda su Radio Club 91, rispondendo alle domande dei giornalisti Carla Guarnieri e Raffaele Schettino (Metropolis Web) e Renato Votta (Road Tv), a proposito dell'imminente demolizione dell'ecomostro di Alimuri, in programma il 30 novembre, l'assessore ai lavori pubblici del Comune di Vico Equense Antonio Elefante spiega: "Ero appena nato quando si iniziava a costruire l'ecomostro. In questi anni non c'è mai stata una vera determinazione a risolvere il problema, si scaricavano sempre sugli altri le responsabilità. Anzi, il patto siglato nel 2007 dal ministero guidato da Francesco Rutelli e dalla giunta Bassolino, era sproporzionato ma anche illegittimo e illecito. Io, invece, ci ho creduto fino in fondo, abbiamo superato mille ostacoli ma ormai ce l'abbiamo fatta. E trovo incomprensibile la presa di posizione di alcuni ambientalisti che addirittura volevano lasciare tutto com'è. Dopo la demolizione, quel pezzo di territorio verrà restituito ai cittadini e la natura farà il suo corso. Non si costruirà nulla". Tra gli ospiti anche Enzo Rivellini, ex europarlamentare e coordinatore regionale dei Popolari per l'Italia, sulla vicenda aggiunge: "Dopo 50 anni c'è un epilogo positivo solo perché un assessore determinato ha guardato tutte le carte ed è andato fino in fondo. E' la dimostrazione che la politica riesce ancora a risolvere i problemi". Il Tar della Campania, intanto, ha rigettato la richiesta di sospensiva presentata dalla società Sica. Nessun rinvio, quindi, l’ecomostro di Alimuri sarà abbattuto il 30 novembre. L’unica incertezza che al momento grava sull’intera operazione riguarda l’accordo del 2007 siglato tra la società proprietaria dell’immobile, Provincia di Napoli, Regione Campania, Comune di Vico Equense, Soprintendenza ai Beni architettonici e paesaggistici e ministero per i Beni e le Attività culturali. In base a tale intesa, infatti, alla demolizione avrebbe dovuto far seguito la costruzione di una struttura dello stesso volume, su un altro sito da individuare. Il Comune di Vico Equense ha annullato l’accordo sulla base della scoperta dell’illegittimità della struttura. Per la società Sica, invece, quell’accordo è ancora valido.

1 commento:

Franco Cuomo ha detto...

http://interfaceworld.blogspot.it/2014/11/ora-e-tempo-di-parlare-di-cio-che.html