venerdì 31 ottobre 2014

Sacchetto selvaggio, sindaco di Vico all'attacco: multe fino a 500 euro

Fonte: Josè Astarita da Metropolis

Vico Equense - Ben 12 pagine di ordinanza a firma di Gennaro Cinque che impone il giro di vite sulla raccolta dei rifiuti e mette all’angolo i furbetti. Avanza la lotta al sacchetto selvaggio con un provvedimento chiave per il decoro di Vico Equense. Chi dovesse essere beccato a violare le disposizioni rischia una multa che va da 25 a 500 euro. La sanzione risulterà maggiorata del 25, 50 e 75% se un utente – nell’arco dei prossimi cinque anni – dovesse subire due ammende. Per i negozianti la bordata è dietro l’angolo: devono far sì che i propri clienti non lascino rifiuti appena lasciata l’attività. Qualora nei controlli dovessero spuntare irregolarità, oltre la multa, l’esercente – se dovesse ripetersi in maniera continuativa il conferimento fuorilegge della spazzatura – rischia anche la sospensione dell’attività. Tutto spiegato nel dettaglio. Orari dell’isola ecologica di via Raspolo, modi e criteri di consegna. Buste, imballaggi e bidoni sono le questioni al centro dell’ordinanza che fa chiarezza una volta per tutte su cosa si può e cosa non si può conferire nei giorni di raccolta. Se in estate i dipendenti della ditta titolare de servizio Nu (Sarim) e gli agenti di polizia municipale hanno setacciato palmo a palmo centro cittadino e frazioni collinari per sanzionare chi non rispettava orari e modalità di conferimento, adesso il sindaco ci mette la firma. In attesa della revisione definitiva del nuovo regolamento comunale, Cinque ha vietato a tutte le «utenze domestiche e non domestiche, l’abbandono indiscriminato ed incontrollato sul suolo pubblico di rifiuti differenziati e non differenziati». Un chiaro richiamo ad educazione e rispetto della propria città. Per l’umido i cittadini saranno chiamati ad utilizzare solo ed esclusivamente il sacchetto di colore marrone da riporre negli appositi bidoncini antirandagismo di cui sono dotati abitazioni e condomini. Resta off limits la possibilità di bruciare gli sfalci di potatura ed i residui dell’orto che andranno conferiti al centro di raccolta: qui si rende necessaria la prenotazione per carichi superiori ai 50 chili. Plastica, lattine e acciaio dovranno essere infilate nel sacchetto di rappresentanza, mentre si farà un discorso a parte per il vetro.


Sarà del classico color blu il sacchetto in cui andranno conferite bottiglie di acqua o di vino e qualche bicchieri andato in frantumi. Cinque abbassa la sbarra per quel che concerne l’indifferenziato. Off limits il sacco nero. Non sarà più quello il colore della busta con la quale si lascerà sotto il palazzo tutto il materiale non riciclabile. Per l’indifferenziato si opterà per una busta semitrasparente per consentire ai dipendenti della Sarim di sapere cosa si sta ritirando. In soldoni. Cinque ci va giù pesante anche con «i titolari di autorizzazione all’occupazione di suolo pubblico, anche in caso di concessione demaniale, di garantire un adeguato servizio di raccolta differenziata dei rifiuti prodotti dai propri avventori, a mezzo collocazione, con onere a proprio carico, di idonei contenitori».

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