domenica 26 gennaio 2014

Lettera aperta del Consiglio d'Amministrazione della SS. Trinità agli Amministratori comunali di Vico Equense

di Vincenzo Esposito, Matteo De Simone e Claudia Scaramellino 

Vico Equense - La VII Commissione permanente (cultura, scienza e istruzione) della Camera dei Deputati ha iniziato in sede referente l’esame della proposta di legge avente per oggetto “Estinzione dell’istituto « SS. Trinità e Paradiso » di Vico Equense e trasferimento del relativo patrimonio al comune di Vico Equense (C. 1069 Bossa e C. 1164 Salvatore Piccolo). Questo Consiglio di Amministrazione ha già espresso parere favorevole e la commissione parlamentare ha preso visione della sua situazione finanziaria. Esso ha dato anche la disponibilità ad essere sentito. Se ciò avverrà questa Amministrazione chiederà, come è giusto, che siano assicurate tutte le garanzie a che il complesso monumentale sia restaurato, riqualificato e salvaguardato come bene storico-architettonico al servizio della comunità equense da destinare a polo culturale e turistico di importanza non soltanto locale. Riteniamo che questa dichiarazione possa servire a incoraggiare la Commissione a decidere favorevolmente e a indurre anche i Ministeri I.U.R. ed Economia e Finanze a esprimersi a favore, pure nel caso che, non avendo un buon esito la via legislativa, si voglia tentare quella amministrativa (decreto ministeriale di affidamento in gestione). Riteniamo che non basta questa disponibilità dell’Ente. Occorre - e secondo noi d’urgenza- che l’Amministrazione comunale faccia pervenire alla Commissione una sua “Nota” in cui nella forma più analitica possibile sia descritto il piano che essa vuole attuare quando avrà ottenuto la disponibilità piena del complesso. Riteniamo altresì che l’Amministrazione comunale sarà più credibile se deciderà, come più volte da noi invocato, sul contenzioso in atto e sull’eliminazione di posizioni che contrastano con l’intenzione espressa di acquisire il patrimonio dell’Ente (per esempio, l’adesione alla Fondazione che occupa molti ambienti e la mancata riparazione e apertura della chiesa) e situazioni che impediscono la piena gestione del complesso. Il C. di A. assicura la piena disponibilità alla collaborazione nel rispetto delle proprie funzioni e dei propri compiti.

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