sabato 25 gennaio 2014

Gestione del parcheggio: chiesti 3 milioni di danni

Fonte: Salvatore Dare da Metropolis 

Vico Equense - Una battaglia legale scoppiata all’improvviso e che rischia di mettere sul serio nei guai il Comune di Vico Equense su cui ora pende una richiesta di risarcimento danni di almeno 3 milioni di euro. E’ quella giunta a inizio mese direttamente dalla società GPV srl che, d’accordo con l’amministrazione comunale, realizzò il parcheggio pubblico interrato a piazza Mercato, nel cuore del centro della città. Un’operazione di project financing andata in porto per quel che riguarda la costruzione dell’opera, non invece sotto il profilo economico su cui ora è scoppiato il caos. Sì, il caos. Perché la ditta guidata dall’amministratore unico Giuseppe Passarelli non ha mandato giù la decisione del Comune di Vico Equense che, rifacendosi alla convenzione stipulata fra le parti, ha deciso di riprendersi la gestione della struttura di cui se n’era occupata in precedenza proprio la GPV così come era stato sancito negli accordi. Il motivo? Secondo l’ente municipale, nella fase di collaudo del parcheggio pubblico, emersero condizioni necessarie a una sorta di riequilibrio finanziario dell’intervento complessivo e a sfavore proprio della ditta. E per una somma pari a 3 milioni 223mila euro. Si tratta di un passaggio previsto dalle normative - nell’ambito di una procedura di project financing - che è attuabile per ribilanciare i costi dell’opera qualora ci fosse un cambiamento della concessione. Nello specifico, l’amministrazione guidata dal sindaco Gennaro Cinque ha deciso di recuperare la gestione del parcheggio proprio entro la fine dell’anno scorso, il 2013. In più rifilando ancora all’impresa privata - per altri cinque anni, fino al 2018 - l’onere della manutenzione ordinaria, straordinaria e dei servizi.
 
Il Comune, insomma, intenzionato a recuperare la gestione del parcheggio, vista - a suo avviso - di compensare le presunte necessità di pareggiare i costi, ha scelto una strada: quella di anticipare i tempi previsti sulla tabella di marcia per tornare in possesso dell’intero manufatto. Un aspetto ovviamente contestato fin da subito dall’impresa dell’ingegnere Passarelli che - così come viene previsto dai patti messi a punto con il Comune di Vico Equense - ha fatto un’istanza di arbitrato con la quale vengono contestate all’ente municipale la legittimità dell’operato dell’organismo tecnico di verifica della struttura, le risultanze delle attività di verifica effettuata dallo stesso Otv, ritenendo in più irregolari la riduzione della durata della concessione e l’imposizione delle attività di manutenzione ordinaria e straordinaria fino al 31 dicembre del 2018. Nel mirino della GPV vanno a finire tanti aspetti legati allo schema di accordo stipulato con il Comune di Vico Equense. Da qui la decisione di mettere all’angolo l’ente. Nell’atto prodotto dall’impresa privata, vengono chiesti danni di un importo non inferiore a 3 milioni di euro «e comunque per il diverso importo che sarà accertato in sede di causa ». Una cifra imponente, insomma, legata alla cessazione anticipata della concessione messa a punto dal Comune di Vico Equense. In tal senso, la giunta municipale del sindaco Cinque ha preso provvedimenti. E così ha approvato una delibera per «resistere» nel giudizio promosso dalla ditta di Passarelli. Un atto importante, in cui l’esecutivo municipale ha provveduto a nominare l’arbitro di elezione del Comune - l’avvocato Ciro Amato - e il legale difensore dell’ente, Marcello Giuseppe Feola. La delibera di giunta è stata inviata, per conoscenza, anche al responsabile unico del procedimento dell’opera - il geometra Francesco Saverio Iovine - e ai tecnici di parte.

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