giovedì 19 dicembre 2013

Contro la Tares levata di scudi nei comuni della penisola

Fonte: Claudia Esposito da Il Mattino 

Vico Equense - Si leva alta la protesta nei Comuni della penisola contro il pagamento della Tares, la nuova imposta sui rifiuti solidi urbani. A far infuriare gli utenti non sono soltanto le tasse più elevate rispetto alla vecchia Tarsu ma anche il breve termine intercorso tra il recapito dei moduli e la prima rata del saldo, che scadeva il 16 dicembre. Per questo nei giorni scorsi cittadini e politici hanno protestato a Vico Equense contro l’amministrazione. Tra questi anche Franco Cuomo, coordinatore dei Vas: «Sono tariffe altissime – ha scritto in una nota – vorrei che qualcuno ci spiegasse come sono state fatte queste tassazioni e il costo reale del servizio di smaltimento rifiuti. Non eravamo un Comune virtuoso nella raccolta differenziata? E allora perché i costi, invece di diminuire, aumentano?». L’adunata spontanea è stata preceduta, nella scorsa settimana, da numerose richieste di chiarimenti che le persone hanno manifestato direttamente negli uffici comunali. A questo si è unita anche una richiesta urgente inoltrata dalla civica di opposizione «In movimento per Vico» per chiedere dilazioni nei termini di pagamento, visto che già a dicembre si accavallano Tares, Imu e spese natalizie. «Noi abbiamo denunciato da sempre la politica dei rifiuti di questa amministrazione – commenta il consigliere Natale Maresca – adesso chiediamo di dilatare i termini di pagamento, magari sdoppiando la rata di gennaio. Questo sia nell’interesse dei cittadini che dell’amministrazione. Se la gente non può pagare, subentrerà successivamente Equitalia e il Comune rischia di vedere i soldi molto più tardi».
 
«Sappiamo che la fine dell’anno è un periodo delicato - replica Antonio Di Martino, assessore ai Tributi – per questo abbiamo già offerto alle famiglie la possibilità di un’ulteriore rata a gennaio, fermo restando che, a chi non ha pagato entro il 16, non sarà applicata alcuna mora. Alla fine dell’anno, quando l’Agenzia delle Entrate ci comunicherà i dati sui pagamenti di dicembre e noi avremo corretto le inesattezze nei nostri database relativi alle pertinenze calcolate come abitazioni, potremo valutare effettivamente quanti cittadini sono andati in difficoltà. Solo allora – conclude l’assessore - potremo fare le dovute valutazioni ed eventualmente dilazionare la rata di gennaio, evitando accavallamenti con le scadenze della prossima Finanziaria». Slittamenti anche a Massa Lubrense, dove la giunta comunale presieduta dal sindaco Leone Gargiulo, ha approvato la proposta dell’assessore al bilancio Lello Staiano di far slittare al 31 dicembre il pagamento della Tares per quanti non sono riusciti a pagarla entro il 16. La decisione è venuta dopo aver visto le lunghe code di contribuenti agli uffici postali del territorio. «Il sovrapporsi delle rate dei pagamenti di tasse, imposte e tributi – dichiara l’assessore Staiano - non imposto dall’amministrazione ma da decreti governativi e le difficoltà incontrate dai cittadini ci hanno indotto a venire loro incontro». Disagi anche alle Poste e nelle banche a Vico Equense con lunghe attese e uffici stracolmi ben oltre l’orario di chiusura. E gli imprevisti non mancano: «Dopo aver fatto una lunga fila – è sbottata una signora – quando è giunto il mio turno allo sportello, gli impiegati mi hanno detto che non potevo pagare perché i moduli spediti dal Comune erano incompleti. Adesso dovrò farmi aiutare dal commercialista». La protesta intanto prosegue, sia sui social network che per le strade. Cambiano i Comuni ma il ritornello dei cittadini stizziti in questi giorni è sempre lo stesso: «Le amministrazioni ci hanno già fatto il regalo di Natale».

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