lunedì 30 settembre 2013

Vico Equense cinico, Apuzzo decisivo

Due palle-gol contro una. Lettieri, Maraucci, Ansalone, Zaminga e Russo sugli scudi

Fonte: Luigi Capasso da Metropolis

Vico Equense - Un mese e mezzo dopo e con tanti problemi societari in meno, il Vico Equense si ritrova tra le big del girone H di serie D. E’ terza la squadra del tecnico Di Maio dopo la vittoria per 2-0 ai danni del Francavilla, ma sentire Lazic dire che la sua squadra ha giocato appare un po’ eccessivo, anzi, decisamente fuori luogo. I sinniti hanno avuto il predominio territoriale, ma una sola occasione, il regalo di Maraucci (strepitoso nella prestazione ma con un solo errore sulla coscienza) per Sperandeo, ma quando tra i pali in serie D si ha il privilegio di avere un estremo difensore come Matteo Apuzzo, allora tutto diventa possibile. Il portiere azzurro-oro nega l’1-1 al suo ex compagno di squadra di Sant’Antonio a 6’ dalla fine e poco dopo Corsale, con l’aiuto di una deviazione in barriera (ma il gol è del regista perché ha calciato verso la porta) trova il 2-0 finale. Ad aprire la gara ci pensa Giulio Russo, con un acuto da capitano, un gol di furbizia, con quel tocco di testa dal limite dell’area mentre il portiere Zambinsky era ancora a terra dopo lo scontro a tre con Martone e Di Giorgio, nell’azione partita dai piedi del debuttante Lettieri. Altra nota di merito, infatti, nella ritrovata solidità difensiva, è la fisicità che ci mette il terzino ex Savoia, il quale non si lascia mai intimorire, nonostante la giovane età. Anche Ansalone a sinistra si esalta, ma il cuore e l’anima della squadra ha il nome di Zaminga, uomo ovunque di un Vico che nel suo mediano ha l’emblema della lotta.
 
Chi si danna l’anima, in avanti, è Giulio Russo, che non si risparmia mai e mette esperienza e qualità al servizio dei compagni, diventando l’unico riferimento in attacco, vista la giornata nera di Trofa, Mennella e Martone. Bene anche la coppia centrale Maraucci-Lolaico, con la macchia di inutili ammonizioni nel bilancio di fine partita. Di gioco, spettacolo, divertimento o altro, invece, non si può parlare. Il Vico Equense vince e deve ancora lavorare tanto, soprattutto sulle palle inattive della fase difensiva dove si fa ancora troppa confusione tra la marcatura a zona e quella a uomo. Altro difetto resta il modo di ripartire quando la palla viene giocata da Apuzzo sui centrali, ma con 10 punti e il terzo posto in classifica i miglioramenti riescono anche meglio.

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