venerdì 21 giugno 2013

Proteste con i post: le spiagge libere sono sporche

Fonte: Ilenia De Rosa da Il Mattino 

Vico Equense - ”E’ una vergogna”. Questo è soltanto uno dei tanti commenti che i cittadini di Vico Equense stanno scrivendo in questi giorni su Facebook per denunciare lo stato di degrado in cui si trova la marina di Aequa. Immondizia sparsa ovunque, abbandono totale, muri pericolanti sono alcuni degli aspetti messi in evidenza attraverso post corredati da foto che testimoniano una cruda realtà. “Ecco cosa succede a Seiano il 16 giugno” ha scritto Pasquale De Rosa accanto a una foto che ha ritratto una parte di spiaggia piena di buste, lattine e bottiglie vuote. Si tratta di un comune cittadino che ha fatto un appello a istituzioni e associazioni del territorio per evitare che si riproponga un simile scenario durante la stagione estiva in un territorio che dovrebbe avere il turismo tra le sue priorità. “Sullo stato di degrado e sporcizia della spiaggia – ha affermato Claudia Scaramellino, consigliere di In movimento per Vico - incide anche il ritardo dei bandi di affidamento e, in generale, la poca attenzione da sempre rivolta al problema dall'Amministrazione. Avevamo chiesto, come gruppo consiliare, che i soldi ricavati dalle concessioni durante il passato 2012, andassero su un capitolo destinato alle spiagge. L'Amministrazione non ha inteso farlo. Anche la sorveglianza rientra nelle nostre richieste. Ma tutto ciò che accade oggi, oltre a evidenziare una certa inciviltà di chi frequenta la spiaggia, rende ancora una volta evidente che l’Amministrazione aspetta l'estate per decidere della sorte delle spiagge libere mentre durante l’anno non parla degli investimenti da fare per esse. Spiagge sporche, strade che conducono al mare fatiscenti e buie, il muro pericoloso che impedisce l'accesso alla spiaggia sotto il vescovado (zona Sporting), la palettata recinzione alla roccia franante di tufo che sovrasta l’arenile del Pezzolo che riduce da anni lo spazio fruibile della spiaggia, l’immondizia abbandonata nel borgo marinaro, la via del cantiere di Punta Gradelle ricettacolo di ogni rifiuto, i vecchi reperti archeologici lasciati alla furia del mare e strade interrotte: questa è marina di Aequa oggi. In questo modo come si può fare turismo?”.
 
A denunciare pericoli e dissesti ambientali sono anche i Vas. Desta particolari preoccupazioni il muro nei pressi dello Sporting. “Questa vergogna sta ancora lì – ha scritto Franco Cuomo, coordinatore del circolo Aequa dei Vas di Vico Equense - e ogni giorno centinaia di ragazzi scavalcano, rischiando di farsi male. Quel muro sta lì perché dovrebbe dissuadere la gente dallo stazionare in un posto dove c’è un pericolo di caduta massi. Ancora una volta l’ipocrisia degli amministratori permette un abuso del genere: se quella è una zona pericolosa il divieto dovrebbe valere per tutta l’area che va da sotto la chiesa a sotto la villetta Paradiso; invece, come sempre succede, si fanno salve solo le aree degli stabilimenti privati che gravitano nelle medesime zone. Pertanto dove è spiaggia libera cadono i massi, allo Sporting non cadono i massi. Questo muro va abbattuto subito”.

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