giovedì 25 aprile 2013

L’avventura parlamentare di Letta parte dal salernitano

Il nuovo capo del Governo fu candidato alla Camera nella circoscrizione Campania 2

Salerno - Il nuovo premier incaricato arriva dalla Campania. Non inganni la provenienza geografica, Pisa, ma la nuova avventura parlamentare di Enrico Letta è partita tra Salerno, Caserta, Benevento e Avellino. Il vicepresidente dimissionario del Pd, infatti, fu candidato alla Camera dei Deputati come capogruppo dal partito nella circoscrizione Campania 2. Da lì inizio una lunga avventura in buona parte della regione, che porto a fargli scoprire anche gli angoli più nascosti delle quattro province annesse alla Circoscrizione ed avere un rapporto costruttivo anche con gli industriali della regione, soprattutto quelli di Salerno come testimonia l’incontro a Confindustria con il presidente provinciale, Mauro Maccauro, il 18 febbraio scorso. Ma il rapporto più intenso, anche per numero di abitanti ed estensione del territorio, fu quello con la provincia di Salerno.
 
E al suo primo appuntamento ufficiale nella città capoluogo, il 26 gennaio al Grand Hotel per la presentazione della lista, non manco di tessere le lodi del primo cittadino, Vincenzo De Luca, che volle incontrare personalmente al Comune prima di prendere parte alla manifestazione con l’elettorato salernitano. Un incontro durato per l’esattezza 90 minuti e ricco di contenuti, con Letta e il primo cittadino che si scambiarono diverse idee sul modo di fare politica. Un summit che il politico toscano commentò positivamente: “Una bella conversazione, bella nei contenuti e nei toni. Molto utile per me anche in prospettiva, d’altronde per me incontrare il sindaco che nel Mezzogiorno dimostra che si può amministrare bene, meglio di tante altre città del Nord è un onore. Faremo insieme la campagna elettorale. Ho chiesto al sindaco De Luca di essere in prima fila, accanto a me, nella battaglia per conquistare la Campania in queste elezioni, perché credo che sia decisiva per vincere a livello nazionale. Il sindaco De Luca è il nostro fiore all’occhiello, è il nostro migliore amministratore di un Comune del Mezzogiorno che abbiamo a disposizione. Siamo convinti che darà un contributo fondamentale adesso e anche dopo”. Parole di stima che però adesso appaiono lontane anni luci, soprattutto dopo le frasi al vetriolo pronunciate dal sindaco di Salerno a ‘Radio 24’ ieri mattina. Dichiarazioni che potrebbero cambiare radicalmente le gerarchie all’interno del Pd campano, realtà che ormai Letta conosce molto bene. Le espressioni al veleno potrebbero, infatti, costare caro a De Luca, soprattutto in vista delle prossime elezioni regionali. Al momento si tratta di fantapolitica, ma non i ben informati dicono che ormai il sindaco di Salerno è lontano dall’essere riconfermato candidato del centrosinistra alla prossime Regionali. Posizione che prende sempre più corpo pensando che uno dei più fidi seguaci di Letta è lo scafatese Guglielmo Vaccaro, da sempre lontano dalle idee dell’amministratore di Salerno. Si allontana, quindi, quel famoso incarico da sottosegretario quasi assicurato dall’ex segretario Bersani. A rafforzarsi in questo contesto è anche la posizione di Angelica Saggese, con la deputata di Oliveto Citra da sempre nelle grazie del vicepresidente dimissionario del Pd. Intanto dalla provincia arrivano gli attestati di stima a Letta da parte degli esponenti di spicco del partito provinciale. “Viviamo un momento davvero difficile ma ho fiducia nella sua esperienza, avendo già ricoperto il ruolo di Ministro e di Sottosegretario alla presidenza del consiglio dei ministri, per aiutare il paese a risollevarsi dalle sabbie mobili. Letta - ha concluso Pica, consigliere regionale del Pd - ha l’equilibrio e le capacità per vincere la sfida di governo. Mi auguro che si possa avviare un confronto utile per risolvere le tante problematiche che affliggono i nostri territori”. (DG da Metropolis)

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