lunedì 24 dicembre 2012

Cozzolino: “Insopportabile la situazione per i pendolari”

Andrea Cozzolino 
“Quello che sta avvenendo a Napoli e provincia nell’organizzazione del trasporto pubblico, nei mancati pagamenti degli stipendi e delle tredicesime è intollerabile. Non si gestisce così, in maniera del tutto irresponsabile, una delle reti di mobilità più estese e grandi, per volume di traffico e per dotazione infrastrutturale, che ci sono in Italia”. Non si può andare avanti così per il parlamentare europeo Andrea Cozzolino. “Insieme a un gruppo di esperti - prosegue - stiamo lavorando a una iniziativa pubblica da assumere nelle prossime settimane in cui, oltre a denunciare il disastro, numeri alla mano, indicheremo soluzioni e percorsi per uscire da questa autentica vergogna”, conclude Cozzolino. Di segno completamente opposto l’annuncio dell’assessore regionale Vetrella: “Per la prima volta in Italia il trasporto pubblico locale verrà finanziato con un Fondo di cui si ha certezza e che avrà pluriennale. E’ un risultato storico”. Nella legge di Stabilità appena approvata, infatti, si stabilisce che per il trasporto pubblico locale dovranno arrivare ogni anno 6 miliardi per tre anni, dal 2013 al 2015. Inoltre si potranno rinegoziare i contratti già in essere. I presidenti delle Regioni, per la verità, nei giorni scorsi sono apparsi tutt’altro che soddisfatti delle soluzioni trovate nella legge di Stabilità (che prevede un Fondo unico nazionale per il trasporto pubblico locale, ferro e gomma. I governatori chiedono invece il mantenimento di Fondi distinti e la fiscalizzazione delle risorse destinate al trasporto pubblico locale su ferro) ma l’assessore Vetrella la pensa diversamente: finalmente non si dovranno più ‘pietire’ ogni anno i fondi per finanziare il tpl che vengono ora previsti da una legge dello Stato. E c’é di più: “Nella legge di Stabilità - dice Vetrella - è stata inserita una norma che dà certezza alle società Laziomar, Saremar e Caremar, ai loro dipendenti e ai passeggeri”. Entro il 30 giugno 2013, infatti, le Regioni Lazio, Sardegna e Campania dovranno aver pubblicato il bando di gara per privatizzarle ma nel frattempo, fino ad allora e per i prossimi anni, sono certe le risorse a disposizione e le tre Regioni dovranno stipulare con le società vincitrici dei bandi altrettanti contratti di servizio. “Questo consente che i processi di privatizzazione non saranno ‘avvelenati’ da punti interrogativi”. (Fonte: Metropolis)

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