giovedì 7 giugno 2012

Spiagge, respinto l’assalto dei privati

Delibera del Comune per limitare le assegnazioni

di Gennaro Pappalardo da il Mattino

Massa Lubrense - Un vero piano-spiagge comunale non c'è ma la giunta presieduta dal sindaco Leone Gargiulo, in vista dell'estate ha deliberato di frenare la corsa alle concessioni demaniali, specie quelle sui tratti ancora liberi tra gli stabilimenti balneari della Spiaggia delle Sirene a Marina del Cantone e di Marina di Puolo. La recente legge regionale che consente, oltre alla sistemazione di piscine su arenili e scogliere, l'ingresso gratuito per i minori di 12 anni negli stabilimenti balneari e l'apertura per l'intero 2012 anche nelle ore notturne per ricevimenti, banchetti e festini anche presso le stazioni elioterapiche marine in possesso di concessioni demaniali, ha scatenato la febbre per la gestione privata degli specchi acquei ancora liberi del mare di Ulisse e delle Sirene. Agli uffici comunali del demanio di Massa Lubrense, il cui lembo costiero si sviluppa per oltre 19 chilometri, sono arrivate moltissime richieste di privati per nuove concessioni demaniali: molte riguardano l'ampia ”falce di luna” della Baia di Marina del Cantone che va dalla Punta Sant'Antonio all'ex tonnara della Mortella. Né sono di meno quelle nelle quali si preferisce l'arenile di Marina di Puolo, la spiaggia che segna il confine tra il comune di Massa Lubrense con la maggiore estensione territoriale, e quello di Sorrento.


I più numerosi ambiscono ad occupare ogni metro quadrato libero tra gli storici stabilimenti balneari della famosa Spiaggia delle Sirene, sulla quale si affacciano famosi ristoranti anche a 2stelle ed alberghi che spesso ospitano vip dello spettacolo, dello sport e del giornalismo; a Puolo invece gli interessi dei richiedenti di nuove concessioni sono orientati sulla qualità della sabbia, utilizzata nell'antica pratica delle sabbiature, e sulla vicinanza a Sorrento. Inoltre la conferma della Bandiera blu per il 2012 -la quinta consecutiva per Massa Lubrense - è stata un'altra molla che ha fatto alzare la temperatura nella corsa alla concessione per lo specchio d'acqua, per cui è alto il rischio che non rimangano spazi per le spiagge libere attrezzate del comune a disposizione di quei cittadini che non possono permettersi gli alti prezzi per accedere ai servizi degli stabilimenti, specie nell'attuale situazione di crisi economica. «Per scongiurare tale pericolo- spiega l'assessore al demanio marittimo ed alla risorsa - mare Dora Iaccarino - la giunta ha approvato un'importante delibera con la quale ha dato un significativo atto d'indirizzo agli uffici: procedere all'assegnazione al Comune delle aree ancora libere. In tal modo si vuole evitare, o quantomeno, limitare la privatizzazione di spiagge e specchi d'acqua. Il provvedimento, come ha messo in evidenza il sindaco Leone Gargiulo in giunta, «è stato adottato per tutelare il diritto dei cittadini a fruire dei benefici del mare ed è per questo motivo che l'amministrazione si opporrà ai tentativi d'un restringimento delle aeree pubbliche e metterà in campo ogni iniziativa a favore delle classi meno abbienti». Sul problema interviene anche Gioacchino Gargiulo, presidente dell'associazione Mare lubrense che raccoglie una trentina di concessionari. «Gli associati - spiega il presidente - sono in sintonia con il sindaco e la giunta in quanto si rendono conto dei diritti dei cittadini di accedere in libertà al mare. Però fanno notare che per spiagge libere ed attrezzate s'intendono quelle fornite d'un minimo di servizi pubblici, specie di quelli igienici, come hanno provveduto a fare alcune cooperative giovanili convenzionate col comune».

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