domenica 17 giugno 2012

“Portami in Africa”

Sorrento - Una grande festa in onore dell’Africa, un continente e un popolo pieni di fascino e risorse ma bisognevoli del nostro aiuto, attraverso foto, immagini video, parole, emozioni, sabato 16 giugno allo sQuare cafè di Piazza Angelina Lauro, dove Carlo Alfaro e Marianna Scarpato del gruppo culturale il Caffè delle Muse hanno inaugurato “Portami in Africa”, vernissage fotografico di Umberto Astarita. Una serie di scatti intensi e significativi che ci portano direttamente nel cuore nei paesi del Senegal, nei loro colori e nell'essenza della loro gente, dove il famoso fotografo sorrentino, nell’ambito di un’associazione no-profit, si reca per attività di beneficenza e promozione di adozioni a distanza. Ha condotto l'evento Carlo Alfaro, parlando del valore del volontariato “che muove il mondo”, coadiuvato da Adele Paturzo, che ha spiegato il ruolo delle organizzazioni non governative negli Stati del Terzo mondo devastati da carestie, malattie e guerre, da Claudio Celentano, che ha portato la sua testimonianza sui problemi e i bisogni delle popolazioni africane che ha visitato nei suoi viaggi, e dal magico e commovente reportage del viaggio fatto con loro di Lino Esposito di TheCinematographer Lino Esposito Videoproduzioni. Il valore della mostra, che resta aperta per un mese allo Square, non è legato soltanto al grande livello artistico delle immagini, ma anche allo scopo di solidarietà attraverso la vendita delle foto e dei calendari, a favore delle popolazioni raffigurate. La magia e le difficoltà dell’Africa sono emersi durante l’osservazione e la discussione delle coinvolgenti immagini, con il partecipe intervento del pubblico, anche bambini, commosso e ammirato, come ha efficacemente sintetizzato una mamma, Erminia Gargiulo: “emozioni forti... insolito viverle così intensamente attraverso degli scatti... si sentiva sulla pelle che c ‘era l ‘anima al di là dell’ obiettivo...”. Carlo Alfaro ha voluto concludere con un proverbio, appunto, senegalese, invitando i presenti ad imparare dalla farfalla: “La farfalla non conta i le ore o i giorni, ma i battiti delle ali, perciò il poco tempo che ha a disposizione per vivere, le basta”.

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