mercoledì 20 giugno 2012

Pineta in fiamme, a rischio case e agriturismo

Tornano gli incendi boschivi: alle Tore distrutta un’ampia porzione di macchia mediterranea

Sorrento - Brucia la pineta de «Le Tore», torna l’incubo incendi sulle colline della penisola sorrentina. Mezzogiorno di fuoco, ieri mattina, nell’area «bassa » di uno dei pochi polmoni verdi della città: le fiamme, la cui origine è ancora in fase di accertamento, hanno distrutto in poche ore un’ampia fascia di vegetazione della tipica macchia mediterranea,minacciando anche alcune abitazioni e una struttura ricettiva. Soltanto il tempestivo intervento dei vigili del fuoco del distaccamento di Piano di Sorrento ha evitato il peggio. Inizia, dunque, nel peggiore dei modi la stagione del «grande caldo» nell’area collinare che si sviluppa da Vico Equense a Massa Lubrense: ieri mattina le fiamme sono ricomparse sulla pineta de «Le Tore», in una zona del comune di Sorrento a pochi passi da Sant’Agata sui due Golfi, già in passato vittima di incendi di chiara matrice dolosa. La colonna di fumo, visibile anche dalla fascia costiera, ha avvolto tutta l’area boschiva, minacciando anche alcune abitazioni e una struttura agrituristica Immediato l’arrivo dei vigili del fuoco che, attraverso un’operazione congiunta condotta con autobotti in superficie e idrovolanti per via area, hanno domato, nel giro di poche ore, l’incendio almeno nella zona maggiormente colpita. Sul posto hanno partecipato al soccorso anche i volontari del nucleo protezione civile di Piano di Sorrento, coordinati da Giuseppe Coppola, già impegnati in opere di prevenzione sul fronte degli incendi boschivi. L’intervento, preceduto dalla messa in sicurezza delle famiglie alloggiate nelle villette e nelle abitazioni limitrofe, si è protratto fino al tardo pomeriggio, per consentire di controllare anche altri piccoli focolai, fortunatamente non alimentati dal flebile vento che soffiava in pineta. Ora si lavora per stabilire la causa dell’incendio. Cause che, con ogni probabilità, potrebbero essere ricondotte a matrici dolose o colpose. (Fonte: Giuseppe Damiano da il Mattino)

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