sabato 9 giugno 2012

Motorini, escalation di furti

Sorrento - Ladri di scooter senza paura sul territorio della penisola sorrentina dove oramai piovono a decine le denunce per la scomparsa di ciclomotori di piccola, media e grossa cilindrata, con particolare riferimento ai modelli Honda sh. Nel pieno centro di Sorrento ne sono spariti ben 15 in un solo colpo con la banda dei motorini che opportunamente organizzata sembra non temere più nulla e nessuno. Un vero e proprio guanto di sfida gettato alle forze dell’ordine con carabinieri, polizia ed agenti municipali impegnati in un tour de force per fare fronte al dilagante fenomeno di furti che sta assumendo dimensioni impressionanti. Cresce la preoccupazione tra i cittadini a fronte di una temibile gang che colpisce con il metodo della mappatura, non disdegnando i furti isolati, ma prediligendo però luoghi ben localizzati come le aree di sosta nel centro cittadino, nei pressi delle spiagge, addirittura nelle vicinanze di officine di rivendita e riparazione che abitualmente negli orari di chiusura lasciano all’esterno intere schiere di motorini. I furti si stanno susseguendo a iosa, le forze dell’ordine hanno intensificato i controlli, insufficienti comunque per un territorio vasto come la costiera sorrentina dove spesso non si può fare altro che raccogliere le denunce per la scomparsa di decine di ciclomotori. Bloccasterzi e chiavi codificate non riescono a frenare l’irruenza della terribile gang capace anche di decodificare sistemi di allarme elettronici. L’escalation di furti sta coinvolgendo anche numerosi parcheggi multipiano interrati dove i ladri riescono ad intrufolarsi e ad uscire a cavallo di fiammanti moto e ciclomotori con una semplicità sconvolgente. Sembra peraltro tramontata anche l’epoca del furto e della fuga attraverso la statale 145 sorrentina, un metodo oramai sorpassato e sostituito dai più redditizi furgoni con insegne pubblicitarie all’interno dei quali si cela invece il frutto giornaliero delle razzie di ladri senza paura che stanno facendo tremare l’intera penisola sorrentina. I motorini vengono poi cannibalizzati, smontati cioè completamente per alimentare il mercato d’oro dei pezzi di ricambio. (Fonte: Vincenzo Maresca da il Giornale di Napoli)

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