martedì 5 giugno 2012

Legambiente: In Campania oltre 5 milioni di persone risiedono in comuni ad elevato rischio sismico

La Campania una regione ad alto rischio sismico. In questo territorio la popolazione residente in aree potenzialmente ad elevato rischio sismico è pari a 5.318.763 persone pari al 91% del totale. Significa che in Campania sono ben 1.907.800 famiglie residenti in aree potenzialmente ad elevato rischio sismico. Tra le province emerge quella Napoli dove risiedono 2.800.000 abitanti corrispondenti a 989 mila famiglie, potenzialmente esposte ad un elevato rischio. Legambiente ha elaborato i numeri di uno studio del Consiglio Nazionale Geologi su dati ISTAT e Protezione Civile sul rischio sismico in Campania "In Campania- prosegue Legambiente- sono 866.000 edifici (90% del totale) esistenti nelle aree potenzialmente ad elevato rischio sismico ed oltre 2 milioni (88% del totale) le abitazioni esistenti in aree ad elevato rischio. Inoltre sono 4.608 gli edifici scolasticipari all´88% del totale esistenti nelle aree potenzialmente ad elevato rischio sismico mentre sono 259 gli edifici ospedalieri pari all´88% del totale. "In Marocco- commenta Michele Buonomo, presidente Legambiente Campania- ci sono più geologi negli enti pubblici di quanti ne siano in quelli italiani , mentre in Francia c'è proprio la figura del geologo comunale. Eppure il nostro paese è a rischio sismico e idrogeologico. Nella sola Campania sono ben 1.108.000 le persone che vivono in aree ad elevato rischio idrogeologico. La prevenzione deve diventare la priorità di questo paese e della nostra regione , dove ad un territorio in gran parte a grave rischio sismico corrisponde un patrimonio edilizio del tutto inadeguato. E' necessario mettere in campo le misure necessarie per avviare un grande piano di consolidamento e miglioramento sismico degli edifici pubblici e privati.


Come Legambiente nei mesi scorsi abbiamo sottoscritto un intesa con l'Ordine dei Geologi della Campania- ha proseguito Buonomo - per promuovere in sinergia l´attuazione di attività ed interventi necessari a salvaguardare l´incolumità dei cittadini campani che vivono in aree ad alta criticità idrogeologica e sismica nonché la definizione delle più efficaci strategie di contrasto della problematica, attraverso la realizzazione di attività di informazione, formazione, sensibilizzazione, supporto, accompagnamento, da svolgersi in favore degli enti locali, dei gruppi di protezione civile, dei cittadini." E Legambiente Campania ha promosso ha promosso nei giorni scorsi una rete di gemellaggi per aiutare i comuni terremotati dell´Emilia. L´idea- conclude Buonomo di Legambiente- è di chiedere ai sindaci delle amministrazioni emiliane di dire ciò di cui hanno bisogno e parallelamente domandare ai comuni della nostra regione cosa sono disposti ad offrire per aiutare le comunità terremotate. Ciò permetterebbe di incrociare bisogni mirati con offerte certe attraverso un meccanismo semplice di gemellaggio." Una proposta che è stata già accolta da molte piccole amministrazioni: Pollica (Sa), Buccino (Sa), Frigento (Av), San Marco dei Cavoti che si stanno attivando per offrire aiuti concreti come raccolta fondi, mettere a disposizione servizi e personale tecnico, maestranze locali finalizzate a opere di ristrutturazione oppure dare ospitalità estiva.

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