giovedì 28 giugno 2012

Congresso Pd, è pace armata

Fonte: Ottavio Lucarelli da La Repubblica Napoli

Una pace armata, con la tensione che ora si sposta sulla scelta del presidente e sulle liste per il Congresso del Pd di Napoli. Si voterà tra il 6 e l' 8 luglio ed ecco che ricompaiono correnti e divisioni che significano non solo posti nel futuro vertice provinciale del partito ma anche candidature al parlamento. L' unica certezza nel nuovo Pd napoletano, che rinascerà dalle ceneri dopo le devastanti primarie per il Comune del 2011 e un anno e mezzo di rigoroso commissariamento guidato dal ligure Andrea Orlando, è che il segretario sarà Gino Cimmino. Responsabile per l' organizzazione nell' ultimo anno, indicato proprio da Orlando, Cimmino è candidato unico dopo il ritiro firmato in tandem in un' unica lettera dal consigliere provinciale Livio Falcone e dal sindaco di Portici Enzo Cuomo. Proprio quest' ultimo è stato investito come possibile presidente del partito dal responsabile nazionale per l' organizzazione Nico Stumpo che in un documento ha scritto: «Crediamo giusto che per caratteristiche e ruoli Cuomo debba essere parte attiva con un suo coinvolgimento diretto con funzioni di presidente dell' Assemblea provinciale». Per Falcone, invece, che aveva come sponsor il capogruppo regionale del Pd Peppe Russo, solo un ringraziamento «per la disponibilità accordata a ritirare l' autorevole candidatura». Falcone non si scompone: «Non vado a caccia di poltrone».


Cuomo, sostenuto dal parlamentare Salvatore Piccolo, è in pole position per la presidenza ma ad eleggerlo sarà l' assemblea dei cinquecento delegati che saranno eletti assieme al segretario tra il 6 e l' 8 luglio. Da qui il braccio di ferro sulla composizione delle liste. Con tre possibilità. Un listone unitario, liste di corrente o liste di territorio. Tutte, in ogni caso, devono essere collegate al segretario e Gino Cimmino ha confidato ai suoi di essere contrario a liste correntizie preferendo puntare sull' unità o, al massimo, su liste territoriali per marcare il rapporto tra il partito e l' intero territorio di Napoli e provincia. Uno dei problemi che il commissario uscente Orlando ha sempre segnalato. Scelto il segretario, dunque, le correnti si armano. A cominciare dagli ex bassoliniani, oggi guidati dall' eurodeputato Andrea Cozzolino con il consigliere regionale Antonio Marciano che canta vittoria dopo il ritiro di Cuomo e Falcone. Ma proprio gli ex bassoliniani puntano alla presidenza del partito provinciale e, dunque, la loro guerra contro Cuomo continua e tutto si gioca nella composizione delle liste dove Cozzolino e compagni si sono delineati già da diverse settimane come alleati di Cimmino. Il Pd si arma per riprendere le battaglie dopo un anno e mezzo di commissariamento. Chi, invece, prosegue nella sfida personale è l' ex segretario Nicola Tremante. Prima ha presentato un esposto contro il commissariamento di un anno e mezzo fa ottenendo ragione dal giudice «anche se - ammette con amarezza - non è stato eseguito il mio reintegro». Ora combatte contro il Congresso. Ieri mattina si è svolta la prima udienza sul suo esposto che definisce irregolare la convocazione del Congresso provinciale di Napoli da parte della Direzione regionale del partito. Tremante, in sostanza, chiede di sospendere quella deliberazione e il giudice si è riservato di decidere in tempi brevi.

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