mercoledì 28 marzo 2012

Poliambulatorio di Meta. Sospesi i servizi del materno-infantile

Meta - I servizi dell’unità materno-infantile del Poliambulatorio di Meta sono sospesi da giovedì 22 marzo, ossia da quando sono stati occupati dal Comune l’ambulatorio di ginecologia e la sala dedicata ai corsi di preparazione al parto. Uno sgombero formalmente ineccepibile, visto che Asl e Comune si erano accordati in tal senso martedì 20 marzo, ma che nei fatti sta causando evidenti disagi a tante donne della Penisola Sorrentina. Non è più possibile farsi visitare, le future mamme non possono eseguire gli esami di controllo sulla salute del nascituro, e anche per le interruzioni di gravidanza ci sono seri problemi. Sospesi ovviamente anche i corsi preparto. In attesa che queste attività possano riprendere quanto prima, resta da constatare che se, da un lato, l’amministrazione di Meta ha sempre dichiarato di voler salvaguardare il diritto alla salute dei cittadini, garantendo in sede di Conferenza di servizi addirittura il potenziamento del presidio di via del Lauro, dall’altro, sembra che stia procedendo da mesi alla progressiva esecuzione dello sgombero. Perché? La risposta è che servono stanze per gli uffici comunali, in vista dei lavori al Municipio. Ma era proprio indispensabile individuarle nel poliambulatorio? La riduzione degli spazi sta generando infatti oggettive difficoltà anche agli operatori sanitari e il bilancio per gli utenti è che finora sono state ridotte le specialistiche, visto che due medici hanno preferito lasciare il presidio sanitario metese. Inoltre perché tanta fretta? Era prevedibile che in due giorni non si potessero riorganizzare le attività del poliambulatorio, per garantire la continuità del servizio sanitario. Né c’era una grande urgenza da parte del Comune, visto che le ultime stanze occupate restano chiuse e vuote. In attesa che l’Asl realizzi spazi adeguati alla riattivazione del servizio, a pagare il prezzo più alto sono le donne della Penisola Sorrentina, molte in gravidanza, dirottate altrove per i servizi sanitari dell‘unità materno-infantile, che, lo ricordiamo, è unica sul nostro territorio e serve quindi l‘intero comprensorio.

Stefania Astarita - Partito Democratico

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