domenica 27 novembre 2011

Tramontano, l'artigiano che crea i costumi dei divi. A Sorrento una sartoria-fabbrica di sogni e colori

Fonte: Ciriaco M. Viggiano da il Mattino

Sorrento - Nessuno si azzardi a chiamarla sartoria o, peggio ancora, azienda. Perché quella di Giuseppe Tramontano, lo stilista dei vip, è una fabbrica di idee, sogni e colori. Ed è proprio qui, nel storico di Sorrento, che hanno visto la luce i costumi di alcuni dei film, degli spettacoli teatrali e delle serie televisive di maggior successo degli ultimi anni. Un’ambizione che Tramontano ha cominciato a coltivare nel lontano 1968, folgorato dal «Romeo e Giulietta» di Franco Zeffirelli: «Avevo poco più di dieci anni e cominciai ad imbucarmi al premio Positano per osservare come gli artisti venivano vestiti e truccati – racconta – Incuriositi da quel bambino che li spiava con occhi sognanti dietro le quinte, gli organizzatori mi presentarono Renato Greco, uno dei più grandi coreografi che il teatro italiano abbia mai conosciuto. E da lì prese il via la mia carriera». Fu così che Giuseppe Tramontano cominciò a disegnare costumi per i protagonisti di balletti e spettacoli teatrali, tra cui Carla Fracci, Lina Sastri e Loretta Goggi. Poi l’approdo al mondo del cinema. A trascinarlo sul video, nel 2005, fu addirittura Christian De Sica, che con Tramontano aveva già collaborato pochi anni prima per «Un americano a Parigi», il musical-tributo a George Gershwin: così vide la luce «The Clan», il film diretto da Fausto Brizzi ed interpretato, oltre a De Sica, da Paolo Conticini e Max Tortora. Ma la definitiva consacrazione è arrivata nel 2007 con «Pompei ieri oggi e domani», una miniserie in due puntate per la quale Giuseppe Tramontano ha disegnato i gioielli e gli oltre 3mila abiti di scena, interamente realizzati nel suo atelier di Sorrento. «Un’esperienza unica», che gli valse i complimenti dell’attore statunitense Tomas Arana, all’epoca reduce dal successo planetario del film «Il Gladiatore». «Non avevamo ancora iniziato la prova costume – racconta Tramontano – quando Tomas si avvicinò a me e mi disse “Attento, ho preso informazioni su di te”. La tensione, ovviamente, salì alle stelle. Poi mi disse “Complimenti, i tuoi costumi mi sono piaciuti più di quelli del Gladiatore” e l’agitazione lasciò il posto ad una grande amicizia».


A rinsaldare il feeling col cinema ci ha pensato la collaborazione con i fratelli Vanzina e con Massimo Boldi, che Giuseppe Tramontano ha vestito in «Matrimonio alle Bahamas» e «Matrimonio a Parigi» (quest’ultimo nelle sale da poche settimane). Dal grande al piccolo schermo, poi, il passo è stato breve. E così, Tramontano è stato chiamato a disegnare i costumi di miniserie di successo come «La signora delle camelie», protagonista una splendida Francesca Neri insieme a Sergio Muniz, e «Il commissario Zagaria», interpretato da Lino Banfi. Attualmente è impegnato su Rai 5 con «Progetti di danza», al fianco di Kledi Kadiu, e su Cielo con «Buongiorno Cielo», il nuovo talk show condotto da Paola Saluzzi. Ogni anno, infine, Tramontano disegna gli abiti del premio Caruso, lo spettacolo ambientato nel borgo dei pescatori di Marina Grande, a due passi dalla sua casa natale. Al suo fianco, oltre al nipote Christian, un team di dodici collaboratori, tra i quali anche alcuni indiani ed afghani. Un atelier multietnico, quindi, nel quale l’estro e la passione dei sarti del Sud si fondono con la cultura e la dedizione al lavoro tipiche dell’Oriente. Dietro il successo, però, si celano i problemi che al giorno d’oggi attanagliano tutti gli imprenditori, in particolare quelli del Sud: «All’inizio, ho pagato lo scotto di essere meridionale: le aziende del Nord pretendevano che pagassi in contrassegno nel timore di fare credito ad un napoletano – conclude Giuseppe Tramontano – Poi, fortunatamente, tutto è cambiato. Ma restano le difficoltà legate all’eccessivo costo del lavoro ed alla scarsa attenzione dello Stato per le attività artigianali: un patrimonio artistico e culturale che, oggi più che mai, rischia di andare perduto».

Nessun commento: