domenica 25 settembre 2011

Rca, raccolta firme per una petizione alla Camera

Sorrento - L’obiettivo è sicuramente ambizioso: sensibilizzare le Camere del Parlamento a varare un provvedimento che introduca un sistema tariffario dei costi assicurativi che “premi” le aree con minore tasso di incidenti. Autori dell’iniziativa, un gruppo di giovani del Pdl, che fa capo al consigliere comunale di Sorrento, Massimo Coppola. Armata di buona volontà, la linea-verde del centro-destra ha aperto una pagina su Facebook che vanta un’adesione da record: più di 1500 iscritti, che hanno già avuto modo di apprezzare la mobilitazione. Una mobilitazione non solo virtuale, considerato che i banchetti per le firme sono già spuntati nelle piazze e altri “gazebo” saranno presto allestiti nei centri che vanno da Vico Equense a Massa Lubrense. E tanti, tra cui esponenti di maggioranza delle amministrazioni comunali della costiera, hanno già manifestato la volontà di affiancare l’entourage di Coppola in questa battaglia. Lo scopo è di coinvolgere i cittadini nella sottoscrizione della petizione da rivolgere alle Camere per chiedere l’adozione di appositi provvedimenti legislativi. Un’opportunità sancita direttamente dalla Costituzione.


“La Penisola sorrentina – si legge nel documento elaborato dal gruppo di Massimo Coppola – non può essere paragonata a realtà dell’hinterland partenopeo, dove la mancanza di un efficace sistema di contrasto alle frodi assicurative ha contribuito a rendere tale Provincia, il territorio dove l’assicurazione Rca obbligatoria è la più cara al mondo. Nell’ultimo anno molte compagnie assicurative hanno deciso di non applicare alcuno sconto agli abitanti della penisola sorrentina. Tale pratica, negli anni scorsi, aveva consentito di attutire gli effetti dei rincari con uno sconto di circa il 30 percento calcolato sull’effettiva incidentalità di zona”. Di qui, le richieste: “L’ente provinciale – continua il documento – potrebbe usufruire dell’opportunità concessa dal Decreto legislativo sul federalismo fiscale, che all’articolo 17, prevede la possibilità di variare fino a 3.5 punti percentuali l’attuale aliquota dell’imposta sulla RcAuto (pari ora a 12,5), attraverso delibera di giunta ed approvazione o variazione di bilancio”. Invece, la realtà è completamente diversa: “Alcune compagnie – denuncia il documento – pongono in essere indiscriminati aumenti ai danni dei consumatori in assenza di sinistrosità pregressa. Inoltre, il continuo e spesso ingiustificato aumento delle polizze assicurative accresce il fenomeno dei contrassegni assicurativi falsificati nei confronti del quale non risultano attuati controlli efficaci”. Ma non solo: “Il mercato assicurativo è concentrato nelle mani di pochi gruppi, risultando di fatto limitata la libera concorrenza nel settore”. Quattro i punti-cardini chiesti dalla sottoscrizione: innanzitutto, “contrastare l’aumento smisurato delle tariffe Rc auto, attraverso un’efficace azione di monitoraggio delle compagnie assicurative e dell’azione svolta dall’Isvap”. In secondo luogo, “introdurre un sistema tariffario modulato sulla sinistrosità individuale o sul tasso di sinistrosità di aree geografiche maggiormente circoscritte (come la penisola sorrentina), evitando che consumatori incolpevoli paghino il prezzo di quanto accade in altre zone”. Inoltre, continua il documento, “bisogna favorire l’adozione di controlli atti a combattere il fenomeno dei contrassegni assicurativi falsi e consentire la liberalizzazione del mercato assicurativo italiano, favorendo l’ingresso di altre compagnie estere, con relativo aumento di qualità e quantità dell’offerta”. Le prossime iniziative in merito, saranno pubblicizzate sul gruppo di Facebook (“Petizione per la riduzione dei costi assicurativi in Penisola Sorrentina”) e diffuse sugli organi di stampa.

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