domenica 26 giugno 2011

Abusi edilizi nell’area sosta a Sorrento, scattano i sigilli

Fonte: Massimiliano D’Esposito da il Mattino

Sorrento - Individuati abusi edilizi all’interno di due delle tre aree di sosta che sorgono sul versante sorrentino di Marina di Puolo, scoperta che potrebbe portare alla chiusura delle attività. Il blitz è scattato l’altro giorno ed è stato condotto dagli agenti del nucleo antiabusivismo della polizia municipale di Sorrento. All’interno di uno dei due parcheggi, quello più a valle di via Calata Puolo, è stata posta sotto sequestro una rampa di collegamento, realizzata con un getto di calcestruzzo e lunga circa 15 metri. Nell’altra area di sosta gli uomini del maggiore Antonio Marcia hanno riscontrato la trasformazione di una baracca in servizi igienici a disposizione dei clienti del parcheggio. Il cambio di destinazione d’uso e avvenuto senza autorizzazioni, così come mancava il necessario nulla osta che dev’essere rilasciato dalla soprintendenza per i beni archeologici, considerata la valenza storica del sito, per poter interrare le tubature a servizio della toilette. All’interno del parcheggio è stata scoperta anche una baracca abusiva che occupa una superficie di 30 metri quadrati. Nella relazione presentata dall’ufficio tecnico comunale relativamente agli abusi individuati nelle due aree di sosta si fa riferimento anche alla presenza di autovetture nei fondi.


Un particolare che potrebbe far scattare la sospensione dell’attività da parte degli uffici comunali competenti. Entrambi i parcheggi, infatti, sono operativi grazie al decreto Bersani sulle liberalizzazioni. In pratica, a differenza di quanto avveniva negli anni scorsi, quando era necessario attendere il decreto prefettizio che autorizzasse le amministrazioni comunali della penisola sorrentina ad individuare aree da destinare temporaneamente, per i mesi estivi, a parcheggio, al quale faceva seguito l’ordinanza sindacale con la quale si concedevano le autorizzazioni, ora per avviare l’esercizio dell’attività basta presentare una Scia (segnalazione certificata d’inizio attività). I Comuni, una volta ricevuta la Scia, possono chiedere eventuali integrazioni alla documentazione esibita, altrimenti hanno la possibilità di emettere un motivato provvedimento di diniego e bloccare in tal modo l’attività. Nel caso dei due parcheggi di via Calata Puolo, quindi, in seguito alla scoperta degli abusi edilizi, si apre l’iter per i controlli sulle autorizzazioni. La parola passa ora agli uffici competenti che sono chiamati a valutare se le due aree di sosta possono continuare ad operare oppure se devono chiudere i battenti. Tutto ciò tra l’angoscia dei bagnanti che si servono dei due parcheggi per sistemare le auto e gli scooter prima di raggiungere gli scogli de La Pignatella oppure l’arenile della spiaggia di Marina di Puolo.

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